domenica 30 giugno 2013

Cyanoboletus pulverulentus

Nome attuale: 

Cyanoboletus pulverulentus (Opat.) Gelardi, Vizzini & Simonini


Sinonimi:

Boletus pulverulentus Opat.
Xerocomus pulverulentus ( Opat. ) E.-J. Gilbert

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae

Genere Cyanoboletus

Specie Cyanoboletus pulverulentus   


Cappello 60 – 100 (130) mm, non molto carnoso, inizialmente globoso; orlo regolare, a volte lobato ed involuto; cuticola liscia e vellutata, con colorazione solitamente brunastre, ma a volte anche gialla.
Tubuli e Pori tubuli poco lunghi, giallastri; pori inizialmente minuti, ma presto angolosi, viranti violentemente al blu scuro.
Gambo 15-30 x 40-90, sodo, slanciato, cilindrico, attenuato alla base, di colore giallo, privo di reticolo, rapidamente e violentemente imbluente alla manipolazione.
Carne soda e compatta, al taglio e al tocco virante al blu scuro; con odore fungino e sapore dolciastro.
Habitat cresce nei boschi di latifoglie e conifere, frequente nei parchi e giardini.
Commestibilità discreto commestibile, ma non molto attraente per il violento viraggio.
Note riconoscibile per la taglia piccola o appena media, la totale assenza di reticolo sul gambo ed il viraggio veloce e violento al taglio, la carne diventa blu-nerastra in circa 15 minuti, ma con il tempo tende a ridivenire giallastra.
Osservazioni Cyanoboletus è un nuovo genere della Famiglia delle Boletaceae. Il nome deriva dal greco antico “Cyano” che significa blu, per il forte viraggio al blu scuro degli sporofori al taglio o alla manipolazione. Circoscritto nel 2014 comprende 6/7 specie. La specie tipo è Cyanoboletus pulverulentus 
DESCRIZIONE ORIGINALE:
Basidiomi pileato-stipitati con imenoforo tubulo-poroide, epigei, da piccoli a medio-piccoli, senza velo; pileo da tomentoso a glabro, secco o leggermente appiccicoso; imenoforo da adnato a depresso attorno al gambo, da giallo a verde oliva; superficie del gambo da liscia a pruinosa, rigata trasversalmente-scissurata o occasionalmente reticolata; carne giallastra, spesso con sfumature rossastre alla base; tessuti che virano istantaneamente dal blu indaco scuro al blu-nerastro quando maneggiati o intaccati; sapore mite; sporata in massa bruna/oliva



Enzo Ferri

Castelli Romani, giugno 2013

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Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Consiglio G., Papetti C., Simonini G. - AMB Trento

Funghi d’Italia - Boccardo F., Traverso M., Vizzini A., Zotti M. (Zanichelli)

 

Aggiornamento, marzo 2022


2 commenti:

  1. ciao io ne trovo molti nella riserva di tor caldara ad anzio. li trovo piacevoli, certo non hanno la consistenza dei boleti piu nobili ma certamente soddisfacenti, anche perchè dato il loro aspetto non li coglie nessuno e sfidano dunque il fungarolo.... Carlo

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  2. L'intenso viraggio non attira il fungarolo,ma ce ne sono diversi di boleti che virano e non solo assolutamente male...grazie

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