lunedì 30 agosto 2021

 Maitake

( Grifola frondosa (Dicks.) Gray )

In Cina e Giappone il Maitake è il “ Re dei funghi ” ed è consumato da millenni. Nella medicina tradizionale orientale viene assunto per favorire il benessere dell’organismo. Questo fungo ha moltissime proprietà terapeutiche degne di nota: possiede infatti sostanze in grado di rinforzare le difese dell’organismo. L’assunzione di estratti di Grifola frondosa sotto forma di integratori stimola alcuni globuli bianchi potenziando la risposta immunitaria. Negli ultimi anni si è scoperto che gli estratti di questo fungo hanno effetti positivi anche per alcune patologie neoplastiche, ostacolando la migrazione di cellule tumorali verso altri organi ( metastasi ). Si è dimostrato particolarmente efficace verso il cancro prostatico. Regressioni importanti del tumore e miglioramenti dei sintomi si sono avuti nel carcinoma mammario, polmonare, epatico e della vescica.

Inoltre allevia alcuni effetti collaterali della chemioterapia ed amplifica gli effetti postivi. Svolge azione antidiabetica, riduce il colesterolo inibendo l’accumulo di grassi a livello epatico. Aiuta a contrastare l’aumento di peso e l’accumulo di grasso ed è molto indicato nella prevenzione di patologie cardiovascolari associate a sindrome metabolica.

Sono veramente tante le proprietà di questo bellissimo fungo!


Enzo Ferri


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Il fungo danzante


 






Bibliografia:
Valentina Bianchi - I funghi medicinali – Edizioni L’Età dell’Acquario 2015
Stefania Cazzavillan, 2011: I funghi medicinali – dalla tradizione alla scienza. Nuova Ipsa Editore Srl, Palermo. 



                                                                       
 


lunedì 23 agosto 2021

Ramaria botrytis

Nome attuale: 

Ramaria botrytis (Pers.) Bourdot 


Sinonimi: 

Clavaria botrytis Pers 


Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Gomphales
Famiglia Gomphaceae

Genere Ramaria

Specie Ramaria botrytis


Ha una forma che ricorda un cavolfiore, alto fino a 12 cm e largo altrettanto. Ha un grosso gambo robusto di colore biancastro dal quale si diramano numerose ramificazioni biancastre, ma con gli apici rosato-vinoso, che a loro volta si dividono in ramificazioni sempre più piccole, con le stesse colorazioni vinose; la carne è compatta, bianca con odore gradevole e sapore dolciastro. Cresce in estate e autunno prevalentemente nei boschi di latifoglie con preferenza per il faggio, segnalata ma non frequente sui boschi di conifere montane. Presente, ma non molto diffusa nei boschi dei Castelli Romani. Buon commestibile, adatto alla conservazione sott’olio.

Note: Conosciuta con il nome popolare di “Ditola” o “Manina”. In molte zone dei Castelli questi funghi vengono volgarmente chiamati con il nome collettivo di “Manicciole”. Ramaria botrytis è una delle poche Ramarie riconoscibili sul campo, almeno quando è giovane, e l’unica commestibile. Le altre specie possono dare effetti lassativi e problemi gastrointestinali.






Enzo Ferri

 

Castelli Romani, settembre 2020

 

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Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT


lunedì 16 agosto 2021

Neoboletus xanthopus

Nome attuale:

Neoboletus xanthopus (Klofac & A. Urb.) Klofac & A. Urb.

Sinonimi:

Boletus xanthopus Klofac & A. Urb.

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae

Genere Neoboletus

Specie Neoboletus xanthopus   

 

Fungo di dimensioni medio - grandi. Ha un cappello da convesso ad appianato; la cuticola è asciutta, opaca, quasi vellutata, di colore ocraceo, marrone chiaro; tubuli lunghi di colore giallo, pori giallastri, arancio giallastri, viranti al blu alla pressione; il gambo è robusto, ingrossato alla base, privo di reticolo, con fini granulazioni giallastre che possono assumere tonalità aranciate verso la base, le parti contuse virano al blu; la carne è soda, gialla, con odore leggero e sapore dolce. Commestibilità non accertata. Abbastanza comune nei boschi dei Castelli, cresce nei periodi caldi dall’estate al primo autunno.

Note: si confonde con Neoboletus erythropus, specialmente con Neoboletus erythropus var discolor, si differenzia per la colorazione di gambo e pori e per ’habitat, Neoboletus xanthopus è tendenzialmente più termofilo, amante dei boschi caldi mediterranei. 



Enzo Ferri

Castelli Romani, giugno 2021

 

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Neoboletus erythropus

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Bibliografia:

Ad oggi non vi è bibliografia dedicata. 

lunedì 9 agosto 2021

Agaricus langei

Nome attuale: 

Agaricus langei (FH Møller) FH Møller


Sinonimi:

Agaricus mediofuscus (FH Møller) Pilát 

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae

Genere Agaricus 

Specie Agaricus langei 


Dimensioni medio grandi, può raggiungere i 13/15 cm di diametro. Il cappello è inizialmente emisferico, poi convesso ed infine piano; la cuticola è ricoperta da squamette brune su fondo chiaro, con margine lungamente involuto; le lamelle sono libere, da subito rosate, poi bruno nerastro; il gambo è cilindrico, biancastro, decorato al di sotto dell’anello; l’anello è ampio con decorazioni scure nella parte inferiore; la carne è biancastra, arrossante; odore e sapore gradevoli. Buon commestibile. Cresce in autunno sotto conifere, non molto diffuso ai Castelli Romani. Personalmente rinvenuto in prato adibito a pascolo con presenza di Abete rosso.
Note: Ad oggi non sono ancora molto chiare le differenze tra Agaricus sylvaticus e Agaricus langei a parte l’habitat di conifere di quest’ultimo, gambo meno bulboso e forse un arrossamento meno vivace.


Enzo Ferri

 

Castelli Romani, ottobre 2018

 

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Agaricus sylvaticus






Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

lunedì 2 agosto 2021

Agaricus sylvaticus

Nome attuale: 

Agaricus sylvaticus Schaeff.


Sinonimi: 

Agaricus haemorrhoidarius Schulzer

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae

Genere Agaricus

Specie Agaricus sylvaticus

Dimensioni medio grandi, può raggiungere i 15 cm di diametro. Il cappello di colorazioni ocracee è carnoso, inizialmente emisferico, poi convesso ed infine piano; la cuticola è ricoperta da squamette appressate bruno-rossastre più fitte al centro; le lamelle sono fitte, distanti, da subito rosate, poi bruno violacee; il gambo è bulboso, biancastro, fioccoso al di sotto dell’anello; l’anello è ampio a gonnellina, la superficie superiore è liscia e quella inferiore ha decorazioni brune; la carne è biancastra,  arrossante; odore e sapore gradevoli. Buon commestibile. Cresce in autunno sia sotto latifoglie, non molto diffuso ai Castelli Romani.

Note: Ad oggi non sono ancora molto chiare le differenze tra Agaricus sylvaticus e Agaricus langei a parte l’habitat di conifere di quest’ultimo e forse un arrossamento meno vivace.


Enzo Ferri
 
Castelli Romani, novembre 2020
 
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Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi d’Italia - Zanichelli
Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT