lunedì 21 dicembre 2020

Tanti Auguri

 Quest’anno piano piano sta scivolando via senza lasciare rimpianti in molti di noi. E si, il 2020 è stato senza dubbio un ANNUS HORRIBILIS!

Speriamo vivamente che il prossimo sia decisamente migliore

Tantissimi auguri di BUONE FESTE e BUON NUOVO ANNO

Enzo Ferri



lunedì 14 dicembre 2020

Boletus edulis Bull

Nome attuale: 
Boletus edulis Bull
 
Sistematica:
Regno: Fungi
Divisione: Basidiomycota
Classe: Agaricomycetes
Ordine: Boletales
Famiglia: Boletaceae
Genere: Boletus
Specie: Boletus edulis

Cappello: 100 – 250 mm, carnoso, da emisferico a convesso, infine appianato; superficie color nocciola, marrone, bruno- fulvo, con margine più chiaro, con un filo biancastro al margine; cuticola rugosa, grinzosa specie al margine, asciutta e opaca a tempo secco, brillante e viscida a tempo umido. 
Tubuli e Pori: tubuli bianchi, poi giallastri, infine verde-oliva, lunghi, liberi e arrotondati al gambo, pori piccoli, rotondi e regolari, concolori ai tubuli, immutabili al tocco. 
Gambo: 40 – 100 x 60 - 180 pieno e sodo, obeso, ventricoso, poi cilindrico, spesso ingrossato alla base, biancastro, con reticolo concolore, più visibile nella parte alta. 
Carne: Consistente e tenace nel giovane, soda, piu' molle a maturita', bianca immutabile al tocco e al taglio, odore tenue, ma molto gradevole, sapore buono, dolciastro, come di nocciola. 
Habitat: cresce sia nei boschi di conifere che di latifoglie, con preferenza per abete rosso, faggio e, in misura minore castagno; gradisce il clima fresco; molto comune e diffuso. 
Commestibilità: ottimo, può essere consumato fresco, essiccato e anche sottolio; probabilmente il fungo più conosciuto e ricercato. 
Note: si distingue dagli altri porcini per la cuticola untuosa, viscida e grinzosa,  margine del cappello più chiaro con orlo tipicamente biancastro; per il reticolo spesso più visibile nella parte alta del gambo. Può essere scambiato senza danni con gli altri Boleti della Sezione Edulis; si confonde anche con Tylopilus felleus con carne amara e tossico, che si riconosce per il colore dei pori presto rosati e non bianche e reticolo molto scuro. Boletus edulis è la specie tipo del genere Boletus, diffuso in tutta la penisola e rinvenibile dalla pianura alla montagna. 




Enzo Ferri

 

Castelli Romani, ottobre 2018

 

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Boletus reticulatus


 

 

 



Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT



lunedì 7 dicembre 2020

Chroogomphus rutilus (Schaeff.) O.K. Mill.

Nome attuale: 

Chroogomphus rutilus (Schaeff.) O.K. Mill. 


Sinonimi:  

Cortinarius viscidus (L.) Gray

Cappello 30 – 100 ( 125 ) mm, da convesso ad appianato con un umbone acuto evidente e margine a lungo involuto; cuticola viscida specie a tempo umido, liscia e lucente a tempo secco; colorazione da nocciola a rame vinoso.

Lamelle rade, spesse e decorrenti, di colore oliva grigiastro, poi brune molto scure.

Gambo 5 – 15 x 50 - 110 mm, cilindrico, piuttosto lungo, con superficie scagliosa e residui velari che formano un anello fugace, concolore al cappello, giallo vivace alla  base.

Carne compatta, soda, di colore giallo ocra, giallastra alla base.

Habitat cresce da fine estate all’autunno nei boschi di conifere, con preferenza dei pini a due aghi.

Commestibilità commestibile scadente.

Note cresce esclusivamente sotto pini a due aghi, sia in montagna che in ambiente mediterraneo. Commestibile piuttosto scadente se ne sconsiglia il consumo perché si potrebbe confondere con alcuni Cortinari pericolosi. 




Enzo Ferri

 

Castelli Romani, ottobre 2018

 

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Cortinarius orellanus


 





Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli