lunedì 28 marzo 2022

Calocera cornea

Nome attuale: 
Calocera cornea (Batsch) Fr.
Sinonimi:
Clavaria cornea Batsch
Corynoides cornea (Batsch) Gray

Sistematica

Regno Fungi

Genere Calocera

Divisione Basidiomycota
Classe Dacrymycetes
Ordine Dacrymycetales
Famiglia Dacrymycetaceae
Specie Calocera cornea


Minuscolo funghetto che può assumere forma di corno singolo o con due/tre punte; di colore giallo, lucido; carne con consistenza gelatinosa ed elastica, senza odori e sapori particolari. Cresce su rami degradati di latifoglia in estate/autunno. Specie tossica. Molto comune e diffuso nei boschi dei Castelli Romani.

Note: praticamente inconfondibile, ma talmente piccolo che spesso passa inosservato. 



Enzo Ferri



Castelli Romani, novembre 2021

 

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Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli

lunedì 21 marzo 2022

Russula romellii

Nome attuale:

Russula romellii Maire


Sinonimi:

Russula alutacea ssp. romellii ( Marie) Singer

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae

Genere Russula  

Specie Russula romellii 


Cappello 50 – 120 ( 140 ) mm, cappello ampio, consistente e carnoso, inizialmente convesso, poi espanso, irregolare, sino ad imbutiforme, con margine unito, appena scanalato solo in vecchiaia; superficie pielica lubrificata e brillante, di colore porpora, violetto, violetto-vinoso, spesso con una grossa macchia giallastra, raramente violetto-lilla. 
Lamelle con rare lamellule, ventricose, piuttosto larghe, molto fragili, nettamente gialle a maturità.
Gambo 15 – 35 x 50 - 100 mm, pieno in gioventù, spesso clavato, svasato in alto, corrugato, bianco.
Carne spessa, compatta, bianca con sapore dolce e odore nullo, appena fruttato a maturità, reazione rosa arancio pallido al FeSO4.
Habitat molto comune nei boschi di latifoglie, principalmente sotto faggio, ma comunque presente anche sotto castagno, carpino ed altro. Non molto comune nei boschi dei Castelli Romani.
Habitat molto comune nei boschi di latifoglie, principalmente sotto faggio, ma comunque presente anche sotto castagno, carpino ed altro. Non molto comune nei boschi dei Castelli Romani.
Commestibilità commestibile.

Note Russula romellii è fungo di statura medio grande, molto comune in faggeta, ma ben presente anche sotto castagno e carpino, rara invece sotto quercia, si riconosce per la superficie pileica lucida e brillante, carne soda e odore nullo. Fungo dalla spiccata policromia, nelle forme tipiche ha un cappello violetto, lilacino, spesso con una grossa macchia gialla al centro, ma sono descritte molte forme con colorazioni varie, dal verde, al bruno, sino a completamente gialle. Sono forme molto rare, ed è necessaria una accurata indagine microscopia per avere la certezza. 





Enzo Ferri

 

Castelli Romani, settembre 2019

 

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Bibliografia:

Monografia illustrata del Genere Russula in Europa - Mauro Sarnari –– AMB Trento

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Consiglio G., Papetti C., Simonini G. - AMB Trento

Funghi d’Italia - Boccardo F., Traverso M., Vizzini A., Zotti M. (Zanichelli)

 


lunedì 14 marzo 2022

Russula melliolens

Nome attuale:

Russula melliolens Quel.

 

Sinonimi:

Russula melliolens f. atropurpurea Singer

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae

Genere Russula   

Specie Russula melliolens 


Cappello 40 – 90 ( 130 ) mm, carnoso e compatto, inizialmente convesso con forma irregolare, a maturità espanso e spesso depresso; margine ottuso, debolmente scanalato solo in vecchiaia; la cuticola è umida e brillante, sempre con colorazioni rossastre con centro più scuro.

Lamelle spesso connate all’inserzione, di colore molto chiaro, spaziate a maturità e con corte lamellule; ingiallenti al tocco e successivamente imbrunenti.

Gambo 15 – 25 x 40 - 80 mm, robusto, clavato, bianco macchiato di giallo, raramente con pennellate rosa-rosso, ingiallente e poi imbrunente al tocco e in vecchiaia.

Carne soda, spessa e bianca, rapidamente e vistosamente ingiallente e poi imbrunente, con sapore dolce e odore tenue, poco percettibile in gioventù. Sporata in massa chiara verso IIb.

Habitat cresce nei boschi latifoglie, ma non ovunque diffusa, cresce sotto carpini, querce, castagni, faggi con preferenza su terreni sabbiosi, molto frequente in ambiente mediterraneo specie nei boschi ampi e soleggiati di sughera. Poco comune ai Castelli Romani.

Commestibilità commestibile.

Note Si riconosce per la statura medio grande, e il colore molto pallido del deposito sporale; il forte ingiallimento e il gambo che imbrunisce al tocco fanno pensare immediatamente al gruppo delle Xerampelinae, ma manca l’odore di aringa e la reazione verde al solfato ferroso. Questa specie è tipica per il forte odore di miele ( da qui il nome ) ma è percepibile nel fungo fortemente vecchio o meglio ancora il giorno successivo. Reazione normale rosata al FeSO4 mentre è forte la reazione al Guaiaco.



Enzo Ferri

 

Castelli Romani, agosto 2019

 

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Bibliografia:

Monografia illustrata del Genere Russula in Europa - Mauro Sarnari –– AMB Trento