domenica 3 maggio 2015

Asphodelus macrocarpus

Rocca di Papa, maggio 2015; foto di EnzoF

Sinonimi:
Asphodelus albus
Nome Italiano:
Asfodelo bianco, Asfodelo montano
L’asfodelo montano è probabilmente la pianta piu' appariscente del paesaggio boschivo primaverile dei Castelli Romani.

L’asfodelo montano (Asphodelus macrocarpus Parl.) è una pianta erbacea perenne alta 120 cm e oltre,appartenente alla famiglia delle Xanthorrhoeaceae. Alla fine dell'inverno si incomincia a vedere un "cespuglio" a forma di rosetta di grosse foglie nastriformi, strette e lunghe, con l'estremità appuntita.





Dal centro della rosetta emerge uno stelo nudo con all'apice una spiga di fiori che inizia a sbocciare progressivamente con i primi caldi partendo dalla base e proseguendo verso l’alto,nella stessa infiorescenza si possono osservare i vari stadi di maturazione che vanno dai boccioli nella parte alta e che probabilmente non si apriranno mai completamente, appena al di sotto si vedono grossi fiori appena sbocciati, e per ultimo nella parte bassa della spiga ci sono i frutti, a forma di capsule tondeggianti e che una volta mature rilasciano numerosi semi nerastri.


Il nome generico Asphodelus deriva dal latino asphŏdĕlus, (asfodelo) che a sua volta deriva da un antico termine greco,macrocarpus probabilmente per la grandezza dei fiori.I fiori dell’asfodelo vengono da sempre ricordati nella mitologia come il simbolo dei defunti ed erano utilizzati per adornare le tombe. Lo stelo del fiore secco raccolto in estate è un buon combustibile e in passato era usato per accendere il camino o le stufe a legna.

Asphodelus macrocarpus Parl

EnzoF







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