lunedì 18 ottobre 2021

Collybiopsis confluens

Nome attuale:
Collybiopsis confluens (Pers.) RH Petersen

Sinonimi:
Agaricus confluens Pers.
Collybia confluens (Pers.) P. Kumm.
Gymnopus confluens (Pers.) Antonín, Halling & Noordel.
 
Ogni singolo cappello può raggiungere i 35 mm di diametro, convesso-campanulato, con umbone; la cuticola è igrofana, liscia, di colore dal bruno chiaro al grigiastro; le lamelle sono molto fitte, non libere, di colore crema biancastro; il gambo è tenace, pruinoso, concolore, con la base ricoperta da filtro miceliare biancastro; la carne ha odore debolmente alliaceo o nullo e sapore mite; cresce ubiquitario con preferenza per le latifoglie, su terreni ricchi di sostanze organiche, abbastanza comune nei boschi dei Castelli Romani in autunno. Di scarso valore gastronomico, ma non tossico. Si riconosce per la crescita fortemente gregaria, le lamelle molto fitte, le colorazioni beige – grigiastre ed il gambo nettamente pruinoso 


Enzo Ferri

 

Castelli Romani, novembre 2015

 

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Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli


Aggiornamento, ottobre 2021


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