giovedì 7 gennaio 2016

L'Orecchione

Rocca di Papa, dicembre 2015; Foto di EnzoF

A passeggio nel bosco invernale
Dicembre. Ormai l'autunno lascia spazio all'inverno. Gli ultimi cercatori abbandonano i boschi che ormai freddi e solitari sono estremamente poveri di funghi. I simbionti sono praticamente spariti e anche i lignicoli sono sofferenti a causa di alcuni giorni con temperature notturne sottozero e un'insolita siccita' dicembrina che ha contribuito a peggiorare la situazione. Ma alcune belle giornate soleggiate e miti hanno permesso una ripresa, seppur blanda della produzione, almeno dei lignicoli; Flammulina velutipes, poca in verita', ma anche qualche sorpresa inaspettata come l'Orecchione, fungo non frequentissimo da queste parti, ma se il clima lo permette fedele ai "suoi" luoghi di crescita, anzi alla sua quercia, quella che ormai chiamo" la quercia magica".

Conosciutissimo fin dai tempi antichi e apprezzato come fungo medicinale.

Una leggenda narra che nell'antica Cina era chiamato "fungo dei fiori celestiali". Pleurotus ostreatus e' presente in tutti i trattati di micoterapia, sembra possedere proprieta' antitumorali, oltre che antidiabetiche, tiene a bada il colesterolo e innummerevoli altre proprieta'.Ma questi sono aspetti medici, io lo apprezzo per le qualita' organolettiche e la grande soddisfazione che da' il suo ritrovamento, la sua bellezza permette foto spettacolari. Fungo di grande resa in cucina e di sapore gradevolissimo, oltre che molto versatile, di facile coltivazione, si trova praticamente su tutti gli scaffali dei supermercati, anche se quelli naturali sono decisamente piu' saporiti.




EnzoF


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