lunedì 24 maggio 2021

Rubroboletus lupinus

Nome attuale:

Rubroboletus lupinus (Fr.) Costanzo, Gelardi, Simonini & Vizzini 


Sinonimi: 

Boletus lupinus FR 

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae

Genere Rubroboletus

Specie Rubroboletus lupinus

 

E’ un fungo di dimensioni importanti che può raggiungere i 15 cm di diametro: il cappello è inizialmente emisferico, poi piano; la cuticola è asciutta e quasi vellutata con margine eccedente, di colore su toni rossi, spesso impallidente verso il rosa; i tubuli sono corti e gialli, i pori giallo-arancio, diventano rossi a maturità, virano al bluastro al taglio e alla contusione; il gambo è robusto, tozzo, claviforme, di colore giallo, privo di reticolo, con leggere punteggiature nella parte alta, vira al bluastro alla manipolazione; la è carne soda, bianco – giallastra virante al blu al taglio, tranne che nella parte basale che rimane ocracea; il sapore è mite, acidulo e odore sgradevole che ricorda l’inchiostro. Fruttifica nei boschi di latifoglie dalla fine dell’estate, non molto diffuso, raro ai Castelli Romani. Non commestibile, sicuramente tossico da crudo o poco cotto, da rifiutare comunque anche da cotto. 
Note la totale assenza di reticolo, i toni del cappello e l’odore lo rendono inconfondibile. Suillellus queletii è la specie più vicina, ma ha diverso odore e viraggio molto più intenso.



Enzo Ferri

Castelli Romani, ottobre 2018

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Suillellus queletii


 





Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT


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