venerdì 31 luglio 2015

il Boleto fragrante

il Boleto fragrante

Nonostante la siccità e il caldo esagerato di questo luglio infuocato i nostri amati boschi riescono sempre a sorprenderci. Lanmaoa fragrans è una specie tipica delle zone calde mediterranee, rara al nord Italia, molto abbondante nel centro-sud e isole. Ai Castelli è abbastanza diffuso anche se non dappertutto, predilige gli ambiente caldi asciutti e soleggiati. Nonostante il nome, l’odore è debole nel fungo fresco, diventa un po’ più intenso a maturità e soprattutto dopo essiccazione. Può essere confuso con Baorangia emileorum, boletacea descritta come piuttosto rara, ma diffusa nei boschi Castellani.



Enzo Ferri

Rocca di Papa, luglio 2015

 

Ti potrebbe interessare

Lanmaoa fragrans
Baorangia emileorum


venerdì 24 luglio 2015

Amanita subnudipes


🍄 Nome Scientifico: Amanita subnudipes (Romagn.) Tulloss 

🧬 Sinonimi: Amanita crocea var subnudipes

⭐ Commestibilità: commestibile 🟢 (Ben cotta)⚠️

📖 Descrizione Cappello 5–10 cm, giallo‑arancio, liscio, con umbone centrale; margine striato in modo evidente. Lamelle bianche, libere, fitte. Gambo slanciato, bianco, appena decorato da fioccosità, privo di anello; volva membranosa, alta e inguainante. Carne bianca, tenera; odore non significativo, sapore mite.

🌳 Habitat Boschi termofili di latifoglie, soprattutto querce e castagni, comprese specie sempreverdi; fruttifica dalla primavera all’autunno.

📚 Note Commestibile solo previa cottura accurata. Specie utile per orientarsi tra le specie della Sezione Vaginatae, caratterizzate da assenza di anello e volva membranosa inguainante.

🔎Nota tassonomica: descritta inizialmente come varietà (Amanita crocea var. subnudipes), è stata elevata a specie autonoma da Tulloss.


🌐 Tassonomia

Regno: Fungi Divisione: Basidiomycota Classe: Agaricomycetes Ordine: Agaricales Famiglia: Amanitaceae Genere: Amanita Sezione: Vaginatae Specie: Amanita subnudipes

✍️ Enzo Ferri – I funghi dei Castelli Romani

Le schede micologiche contenute in questa opera sono state redatte dall’autore in forma originale; per la loro realizzazione sono stati consultati testi micologici di riferimento.

Ti potrebbe interessare

Amanita fulva


 






Aggiornamento: dicembre 2025

lunedì 13 luglio 2015

Scleroderma citrinum

Rocca di Papa, giugno 2015; foto di EnzoF
Sinonimi
Lycoperdon aurantium, Scleroderma aurantium,Scleroderma vulgare
Nome Italiano:
Petto di lupo
Comune e diffuso cresce solitario o gregario nei boschi dei Castelli Romani in estate ed autunno, spesso all'interno dei grossi ceppi di castagno.

Breve descrizione
Corpo Fruttifero Inizialmente di forma globosa, irregolare, sodo; colore da  bruno chiaro a giallastro, con scaglie concolori e cuticola spessa e dura; alla base è più stretto e forma una specie di gambo con evidenti residui miceliari; la gleba interna è di colore scuro, soda e compatta, che si riduce in polvere nerastra a maturità, quando si rompe sulla parte superiore fino ad aprirsi completamente, per poi diffondere le spore; ha un odore sgradevole di medicinale.

il nome del genere Scleroderma deriva dal greco e significa" con la pelle dura ", il nome della specie citrum deriva dal latino e significa "limone", per il colore.
Current Name:
Scleroderma citrinum Pers.

Position in classification:
Sclerodermataceae, Boletales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi

EnzoF

lunedì 6 luglio 2015

Il Verdone

Castelli Romani,giugno 2015;Foto di EnzoF
Tipico fungo di inizio estate, come altre specie del genere Russula
Tarda primavera/estate 2015 deludente per quanto riguarda la produzione di funghi, ma ormai non è una novita', sono diverse stagioni che l'inizio estate regala poche soddisfazioni, anche se quest'anno abbiamo toccato il fondo, a parziale soddisfazione pochi funghi solo del genere Russula, ma è l'occasione per guardare meglio questo interessante ma difficilissimo genere.

Devo dire che si sono rinvenute in discreta quantita', ma solo in alcune piccole e circoscritte zone e quasi esclusivamente in boschi di quercia ampi e soleggiati. Tra le Russule il Verdone ( Russula virescens ) è considerata la migliore  ed è facilmente riconoscibile per il colore verde-azzurro della cuticola che sembra marmorizzato, per la particolarita'della stessa di dissociarsi e per la compattezza della sua carne; il sapore e l'odore sono leggeri, gradevoli e dolciastri, e ricordano vagamente le nocciole.

Innumerevoli i modi per cucinarle; in mezzo alla frittata con le uova, al forno e alla griglia sono buonissime, perfino crude tagliate a fette sottili e condite con olio e stropicciate di aglio, ma io da buon "pastaro" le preferisco con gli spaghetti con un soffritto di di olio, un pochino di aglio e qualche pomodorino pachino.

EnzoF


Ti potrebbe interessare: