lunedì 4 dicembre 2017

il Fungo dell'inchiostro

Castelli Romani, novembre 2017; Foto di EnzoF


In questo novembre 2017 caratterizzato da una carenza di funghi come non si vedeva da anni, a seguito di una estate torrida e un autunno freddo, alcune specie trovano le condizioni ideali per fruttificare. Coprinu comatus è una di questa, anche se non l'unica. Le aiule in mezzo alle strade, specie quelle con irrigazione, i sentieri dei boschi ricchi di sostanze organiche, i prati incolti sono letteralmente invasi da questo fungo.
Dal cappello del Coprinus comatus, così come da altri Coprinus , in passato si otteneva un liquido, che serviva a preparare una specie di inchiostro molto più resistente di quello di china. Per tale motivo questi funghi, sono comunemente chiamati funghi dell'inchiostro
Non da tutti conosciuto e apprezzato è considerato da molti autori una vera e propria leccornia. Come diceva il Cetto " dopo l’Amanita caesarea è il miglior fungo commestibile ". 
Anche se i gusti sono soggettivi, è fuor di dubbio che sia un ottimo fungo.

Il Coprinus Comatus può essere cucinato in tantissimi modi, come del resto gli altri funghi, ma un modo per apprezzare appieno il suo gusro delicato è saltato in padella con un pò di burro e/o con un poco di olio di oliva. Può essere trifolato, usato come condimento per pasta o risotto, e perchè no anche sulla pizza ( preferibilmente senza pomodoro )


Oltre a queste importanti caratteristiche organolettiche, il Corpinus Comatus ha diverse proprietà medicinali , tra le quali la più famosa è quella di essere un potente ipoglicemizzante, utile per la cura del diabete. E'  ricco di vitamine e minerali, contiene gli amminoacidi essenziali ed un’elevata percentuale di proteine. Contiene il vanadio, minerale che ha un chiaro effetto ipoglicemizzante. 
Il Coprinus comatus regola  il rilascio dell’insulina, aumentandone la sensibilità periferica e modulando contestualmente il sistema immunitario, grazie al vanadio, il tutto senza gravi controindicazioni che ha la somministrazione del vanadio a livello metallico. Il fungo agisce senza gli effetti collaterali tipici dei farmaci ipoglicemizzanti. 
In un recente studio è  stata valutata l’efficacia del fungo in ratti resi iperglicemici forzatamente. Dopo la somministrazione del fungo, l’iperglicemia indotta da Alloxana è diminuita significativamente, analogo effetto significativo si è avuto nell’iperglicemia indotta da adrenalina ; si è inoltre rilevato un miglioramento della tolleranza glucidica dei topi normali.
Novanta minuti dopo l’assunzione del fungo la glicemia si riduce del 41%.
Tre ore dopo persiste una riduzione del 30%.
Sei ore dopo c’è ancora una glicemia ridotta del 20%.
Per questo motivo il Coprinus comatus è utilizzato nel diabete sia di tipo 1 che di tipo 2. In medicina tradizionale cinese è stato utilizzato anche per favorire la digestione e nel trattamento delle emorroidi. È utile anche nella stipsi e nel trattamento delle infezioni intestinali.
Sono stati effettua esperimenti di laboratorio su cavie da cui risulterebbe che la sostanza contenuta in questa specie di Coprinus aiuta il sistema immunitario dei ratti a contrastare lo sviluppo di alcuni tumori. In particolare l’azione antitumorale si è osservata a livello di tessuto connettivo e di sostegno in sarcomi e carcinomi.
Inoltre recentissimi studi  hanno isolato nel C. comatus composti con potenziali effetti antitumorali per il cancro al seno. L'estratto acquoso di questo fungo, infatti, ha inibito la crescita delle cellule tumorali mammarie. 
Il Coprinus comatus viene a tutt'oggi coltivato, oltre che per scopi alimentari, anche per fini terapeutici per le sue notevoli proprietà. 

Current Name:
Coprinus comatus (O.F. Müll.) Pers

EnzoF

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