lunedì 10 febbraio 2014

Cortinarius orellanus Fr.

Nome attuale:

Cortinarius orellanus Fr.

 

Sinonimi:

Dermocybe orellana (Fr) Ricken

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae

Genere Cortinarius

Specie Cortinarius orellanus 

 

Cappello 40 – 80 (100) mm, convesso campanulato, poi sempre più disteso, fino a piano, con ampio umbone centrale, margine lungamente involuto; cuticola asciutta, opaca, feltrata o squamulosa, non igrofana, di colore bruno rossiccio, arancio ramato.

Lamelle adnate, alte e larghe, distanziate, di colore giallastro arancione.

Gambo 10 – 20 x 30 - 100 mm, cilindrico, attenuato alla base, flessuoso, pieno ; di colore giallastro, con fibrille longitudinali concolori.

Carne soda, ocracea, più scura alla base del gambo con sapore terroso e odore rafanoide.

Habitat può crescere isolato o a gruppi numerosi, sotto latifoglie.

Commestibilità specie velenosa, estremamente pericolosa, potenzialmente mortale. Ama crescere nei boschi dei Castelli Romani in mezzo ai grandi ceppi di castagno, spesso insieme ad altri funghi, compresa Armillaria mellea. Una eventuale raccolta e consumo avrebbe conseguenze molto gravi.

Note caratterizzato da un portamento robusto, dalle colorazioni ramate del cappello, dalla cuticola squamulosa, dal gambo giallastro e dall’odore rafanoide, Cortinarius orellanus provoca ( analogamente a Cortinarius rubellus ) un’intossicazione molto grave; la sindrome orellanica che colpisce in modo irreversibile i reni.




Enzo Ferri

 

 

Castelli Romani, ottobre 2014

 

 

Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT

                                                                                          

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