Nome attuale:
Russula vesca Fr
Sinonimi:
Russula heterophylla var. vesca (Fries) Melzer
& Zwara
Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Russula
Specie
Russula vesca
Cappello 45 – 100 (140) mm, carnoso e sodo, prima rotondeggiante, quindi convesso, infine spianato, depresso in vecchiaia con orlo sottile; cuticola asciutta e opaca, talvolta un po’ ritratta verso l’orlo, di un caratteristico colore pesca, rosa-lilacino, ma anche bruno-vinoso ( sotto conifere in montagna ).
Lamelle leggermente decorrenti e biforcate all'inserzione con il gambo, abbastanza fitte, semi lardacee nei giovani esemplari, bianche, macchiate di ruggine e poi di giallastro in vecchiaia o alla manipolazione.
Gambo
cilindrico, spesso assottigliato alla base, corrugato,
superficie bianca, raramente sfumato di rosa, talvolta macchiato di ruggine
alla base
Carne
soda e compatta nei giovani esemplari,
biancastra, ingiallente alla manipolazione, a volte con macchie brunastre;
sapore dolciastro ricordante la nocciola e odore poco significativo.
Habitat molto
comune, sia sotto conifere che latifoglie, abbastanza comune nei boschi dei
Castelli Romani.
Commestibilità ottimo
commestibile.
Note specie tra
le più precoci, fruttifica dall'inizio dell'estate sino al primo autunno.
Sicuramente una fra le migliori russule commestibili. La caratteristica
tonalità rosata di quelle di latifoglia la rende quasi inconfondibile; altre
caratteristiche sempre presenti sono le lamelle bianche e fitte leggermente
decorrenti e il sapore dolciastro assimilabile alla nocciola.
Enzo
Ferri
Castelli Romani, maggio 2015
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Bibliografia:
Mauro Sarnari – Monografia illustrata
del Genere Russula in Europa – AMB Trento
Atlante fotografico dei Funghi
d’Italia - AMB Trento
Aggiornamento aprile 2021
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