lunedì 25 gennaio 2021

Laccaria amethystina

Nome attuale: 

Laccaria amethystina Cooke

 

Cappello fortemente igrofano, vellutato, con il bordo ondulato; cuticola che tende a sbiadire al biancastro/viola a tempo secco; le lamelle sono spesse, larghe e decorrenti; il gambo è cilindrico, slanciato, concolore al cappello, con fibrille longitudinali biancastre; la carne è esigua, fibrosa con odore e sapore dolciastro; cresce gregario nei terreni ricchi di sostanze organiche sia sotto latifoglie che conifere. Considerato commestibile fino a pochi anni fa, adesso se ne sconsiglia il consumo per possibili problemi gastrointestinali. Fungo agevole da determinare per i suoi cromatismi, piuttosto diffuso nei boschi dei Castelli Romani dalla fine dell’estate.




Enzo Ferri


Castelli Romani, ottobre 2018

                                             

 

Bibliografia:

Funghi d’Italia - Zanichelli

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT


lunedì 18 gennaio 2021

Lactarius acerrimus

Nome attuale: 

Lactarius acerrimus Britzelmayr

Fungo di dimensioni medio/grandi. Il cappello può raggiungere i 12 cm di diametro, inizialmente convesso, poi spianato ed infine imbutiforme; la cuticola è lucente e vischiosa, di aspetto glassato, di colore crema, crema – aranciato, spesso chiazzata e con zonature concentriche a volte poco visibili; le lamelle sono appena decorrenti, spaziate, tipicamente anastomosate di colore crema carnicino; il gambo è liscio, eccentrico, corto e tozzo, di colore biancastro, raramente con rari scrobicoli; la carne è biancastra con odore fruttato e sapore acre; latice bianco immutabile anche isolate di sapore acre bruciante. Cresce nei boschi caldi di latifoglie. Non commestibile per il sapore fortemente pepato.

Si può confondere con Lactarius zonarius, crescente nel medesimo habitat, ma che ha lamelle non anastomosate, senza colorazioni rosate e latice meno acre.


Enzo Ferri

 

Castelli Romani, ottobre 2019

 

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Lactarius zonarius


 





Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Lactarius ( M. T. Basso ) - Mykoflora 


lunedì 11 gennaio 2021

Agaricus campestris L.

Nome attuale:

Agaricus campestris L.

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae

Genere Agaricus

Specie Agaricus campestris

 

Cappello 50 – 120 ( 150 ) mm, carnoso, emisferico, poi convesso ed infine disteso, biancastro, di aspetto sericeo, con squamette brunastre; margine lungamente involuto, disteso solo a maturità.

Lamelle libere, piuttosto fitte, di un bel rosa vivo anche da giovane, poi bruno – nerastre.

Gambo 10 – 20 x 50 - 80 mm, cilindrico, attenuato alla base, pieno e sodo, ricoperto di fibrille più scure, tende ad imbrunire con l’età; anello supero, effimero.

Carne soda, bianca, vira lentamente al rosa al taglio, odore e sapore molto gradevoli.  

Habitat cresce dall’inizio dell’estate all’autunno inoltrato, nei prati, nei parchi, spesso a gruppi numerosi, comune e diffuso dalla pianura alla montagna.

Commestibilità ottimo commestibile, da giovane può essere consumato anche crudo in insalata, preferibilmente ben cotto quando inizia la maturazione.

Note Si riconosce per l’odore gradevole ma non anisato, la carne solo lievemente e lentamente sfumata di rosa, l’anello evanescente e il gambo quasi sempre appuntito. E’ il “ Prataiolo “ non coltivato più diffuso e raccolto. Da non confondere con la mortale Amanita verna.




Enzo Ferri

 

Castelli Romani, ottobre 2016

 

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Amanita verna


 





Aggiornamento dicembre 2020

 

Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli

Lactarius ( M. T. Basso ) - Mykoflora

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT