E' una fredda giornata invernale. Fredda come sa essere freddo il bosco deserto.
Apparentemente privo di vita.....invece e' solo addormentato.
Anche il bosco riposa.
Il prato è spoglio, bianco di brina, anche se qualche sofferente fiorellino si vede qua' e la' come a testimoniare che la vita rallenta, ma non finisce. Un lieve rumore di foglie che svolazzano al vento si mescola al rumore di una pioggerella leggera e gelida. Gli alberi sono spogli e scheletrici, con rami nudi che si levano al cielo.Ogni tanto si vede qualche cespuglio pieno di spine e qualche bacca che, attaccata ai rami tenacemente resiste.
Ma in questo grigiore offuscato da nebbie e foschie impalpabili si vedono note di colore; L'agrifoglio, pianta protetta, con le grandi foglie verdi e dentellate e le sue perle rosse che fanno da contrasto, riesce a formare quasi un piccolo albero, il pungitopo dal colore simile e dimensioni ridotte, il nocciolo che lentamente si prepara alla nuova stagione e le rosacee che a primavera inoltrata ci regaleranno buoni funghi: biancospino,rosa canina, beretta del prete....
Per terra ci sono rami spezzati e marcescenti, molti pieni di funghetti che silenziosamente fanno il proprio lavoro di spazzini e mantengono pulito il substrato. Alcuni nobili come il Gelone o la Flammulina velutipes, altri bellissimi, altri meno belli, e poi scale e mensole...tante mensole!
Uno sbattito d'ali, lieve, leggero, qualcuno vola via, forse hanno paura dell'essere umano, come dargli torto? Ancora un fruscio e ancora un volo leggero, magari sono gli alberi che avvisano i suoi abitanti, chissa' forse gli alberi parlano.....
Piove.
Piove e il cielo è grigio e uniforme come il fumo, e le nuvole sono quasi invisibili. Piove appena sui cavalli che pascolano incuranti e una spolverata di neve si deposita alle quote piu' elevate, sopra i duemila anni di storia della via sacra.
EnzoF
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