venerdì 11 ottobre 2024

Corso di Micologia

 A Monteporzio Catone!

Corso di Micologia valido per l'attestato che abilita alla raccolta funghi!

Sono rimasti pochi posti 

NB: per motivi organizzativi il corso slitta di una settimana ( inizio giovedì 17 ottobre e termina giovedì 14 ottobre) 5 giovedì consecutivi 


lunedì 22 luglio 2024

Russula subfoetens

Nome attuale:

Russula subfoetens W.G. Sm.



Sinonimi:

Russula foetens var subfoetens (W.G.Sm.) Massee.



Sistematica:

Regno Fungi

Divisione Basidiomicota

Classe Agaricomycetes

Ordine Russulales

Famiglia Russulaceae

Descrizione

Fungo di medie dimensioni con un cappello inizialmente globoso, poi disteso ed infine depresso al centro; con margine irregolare, sottile e leggermente scanalato; la cuticola è untuosa o appena viscosa, di colore giallo-oacraceo, più scuro al centro; lamelle adnate, fitte, di colore bianco-crema che tendono a imbrunire con l'invecchiamento; gambo cilindrico, rugoloso, biancastro con macchie brunicce, cavernoso internamente; carne biancastra, che tende ad ingiallire, con odore fruttato sgradevole e sapore leggermente e tardivamente acre; reazione positiva al KOH ( dal giallo al bruno-arancio ); sporata in massa crema ( 2b – 2c ). Cresce nei boschi di latifoglie, molto comune ai Castelli Romani. Non commestibile.


Osservazioni

La specie più vicina è senza dubbio Russula foetens, dalla quale si diffrenzia per la taglia inferiore, l’odore sgradevole meno marcato, la cuticola meno glutinosa e la reazione positiva al KOH ( giallo-rossastra)




Enzo Ferri

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Castelli Romani, giugno 2024

Bibliografia

Monografia illustrata del Genere Russula in Europa - Mauro Sarnari –– AMB Trento

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Consiglio G., Papetti C., Simonini G. - AMB Trento




venerdì 12 luglio 2024

Cortinarius balteatocumatilis

Nome attuale:

Cortinarius balteatocumatilis Rob. Henry ex P.D. Orton



Sinonimi:

Phlegmacium balteatocumatile (Rob. Henry ex P.D. Orton) Niskanen & Liimat.



Sistematica:

Regno Fungi

Divisione Basidiomicota

Classe Agaricomycetes

Ordine Agaricales

Famiglia Cortinariaceae


Descrizione

Fungo di buone dimensioni, robusto e carnoso con un cappello che può raggiungere i 12 cm di diametro. Cappello inizialmente convesso, poi emisferico, solo a maturità spianato, con margine lungamente involuto; la cuticola è brillante, vischiosa di un bel colore lilla-violaceo che diventa bruno a maturità; lamelle biancastre solo per poco tempo, poi bruno/ruggine; gambo duro e robusto, alto una decina di cm, clavato o quantomeno ingrossato verso la base, imbrunente; carne biancastra con odore terricolo e sapore dolciastro. Cresce nei boschi di latifoglie, non molto comune ai Castelli Romani, ma fedele ai luoghi di crescita. Commestibile di scarso valore.

Osservazioni

Si caratterizza per le dimensioni medio/grandi, il bel colore viola del cappello, le lamelle biancastre per lungo tempo e la carne bianca. La specie più simile è Cortinarius cumatilis con crescita preferenziale sotto conifera e Cortinarius praestans che cresce negli stessi ambienti.




Enzo Ferri







Castelli Romani, novembre 2023



Bibliografia

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento


venerdì 28 giugno 2024

Echinoderma asperum

Nome attuale:

Echinoderma asperum (Pers.) Bon



Sinonimi:

Lepiota aspera ( Pers.) Quel

Echinoderma acutesquamosum (Weinm.) Bon


Sistematica:

Regno Fungi

Divisione Basidiomicota

Classe Agaricomycetes

Ordine Agaricales

Famiglia Agaricaceae

Genere Echinoderma

Specie Echinoderma asperum

Descrizione

Cappello che può raggiungere i 15 cm di diametro. Inizialmente campanulato poi convesso e alla fine spianato, di colore marrone/rossastro con squame piramidali erette su fondo più chiaro; lamelle bianche, molto fitte e forcate, con filo eroso; gambo cilindrico, allargato alla base, di colore biancastro e spesso ricoperto da squamette scure nella parte bassa; anello cortiniforme, ampio e membranoso, biancastro, decorato da lembi bruni nella parte inferiore; carne fibrosa, bianca con odore sgradevole che ricorda Lepiota cristata. Cresce sia sotto conifere che latifoglie su residui legnosi. Sicuramente non commestibile, ma sospetta di tossicità.

Osservazioni

E’ la specie più comune del genere, si riconosce facilmente per la taglia media, le verruche piramidali detersibili e le lamelle molto fitte e forcate. Tutte le specie del genere Echinoderma hanno il cappello ricoperto da squame, ma in genere sono più piccole e più rare.





Enzo Ferri

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Castelli Romani, settembre 2021



Bibliografia

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT

Atlante fotografico – 1260 funghi della provincia di Belluno – AMB Belluno

lunedì 17 giugno 2024

Agaricus crocodilinus

Nome attuale: 

Agaricus crocodilinus Murril 


Sinonimi:
Agaricus urinascens (Jul. Schäff. & F.H. Møller) Singer
Agaricus albertii Bon


Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae 

Genere Agaricus

Specie Agaricus crocodilinus

Descrizione

Cappello molto carnoso che può superare i 20 cm di diametro; dapprima emisferico, poi convesso, alla fine spianato, con orlo a lungo involuto; colorazioni biancastre, poi crema a maturità; la cuticola si dissocia in vistose squame; le lamelle sono libere, fitte, rosate solo in gioventù, ma presto bruno-nerastre con filo chiaro; il gambo è corto, sodo, grosso, di colore bianco, con evidenti fioccosità e squame al di sotto dell’anello; l’anello è supero, ampio, biancastro con dentature poco marcate nella parte inferiore; carne soda, bianca, con sapore gradevole e odore di mandorle amare nel fungo giovane che diventa sgradevole di urina in vecchiaia. Cresce nei prati e pascoli, anche in collina, ma decisamente più presente in montagna, poco diffuso ai Castelli Romani, ma fedele ai luoghi di crescita. Ottimo commestibile.


Osservazioni

Agaricus crocodilinus è una specie ben caratterizzata per il portamento tozzo, l’ambiente di crescita e la stazza imponente. Agaricus litoralis cresce negli stessi habitat ma ha dimensioni minori, anello liscio e portamento più slanciato. Nei prati collinari/montani nello stesso periodo cresce anche Agaricus arvensis,che ha carne ingiallente con odore gradevole, anisato, gambo liscio e anello con tipica ruota dentata nella faccia inferiore.In molte zone è apprezzato e ricercato, è conosciuto con il nome popolare di "Turino".





I "Cerchi delle streghe"

Enzo Ferri

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Castelli Romani, giugno 2024



Bibliografia

PARRA SÁNCHEZ L.A., 2013. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 2. Alassio (SV): Ed. Candusso

Atlante fotografico dei funghi d’Italia. A.M.B Fondazione Centro Studi Micologici ( Trento)