venerdì 12 luglio 2024

Cortinarius balteatocumatilis

Nome attuale:

Cortinarius balteatocumatilis Rob. Henry ex P.D. Orton



Sinonimi:

Phlegmacium balteatocumatile (Rob. Henry ex P.D. Orton) Niskanen & Liimat.



Sistematica:

Regno Fungi

Divisione Basidiomicota

Classe Agaricomycetes

Ordine Agaricales

Famiglia Cortinariaceae


Descrizione

Fungo di buone dimensioni, robusto e carnoso con un cappello che può raggiungere i 12 cm di diametro. Cappello inizialmente convesso, poi emisferico, solo a maturità spianato, con margine lungamente involuto; la cuticola è brillante, vischiosa di un bel colore lilla-violaceo che diventa bruno a maturità; lamelle biancastre solo per poco tempo, poi bruno/ruggine; gambo duro e robusto, alto una decina di cm, clavato o quantomeno ingrossato verso la base, imbrunente; carne biancastra con odore terricolo e sapore dolciastro. Cresce nei boschi di latifoglie, non molto comune ai Castelli Romani, ma fedele ai luoghi di crescita. Commestibile di scarso valore.

Osservazioni

Si caratterizza per le dimensioni medio/grandi, il bel colore viola del cappello, le lamelle biancastre per lungo tempo e la carne bianca. La specie più simile è Cortinarius cumatilis con crescita preferenziale sotto conifera e Cortinarius praestans che cresce negli stessi ambienti.




Enzo Ferri







Castelli Romani, novembre 2023



Bibliografia

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento


Nessun commento:

Posta un commento