Nome attuale:
Cortinarius balteatocumatilis Rob. Henry ex P.D. Orton
Sinonimi:
Phlegmacium balteatocumatile (Rob. Henry ex P.D. Orton) Niskanen & Liimat.
Sistematica:
Regno Fungi
Divisione Basidiomicota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Descrizione
Fungo di buone dimensioni, robusto e carnoso con un cappello che può raggiungere i 12 cm di diametro. Cappello inizialmente convesso, poi emisferico, solo a maturità spianato, con margine lungamente involuto; la cuticola è brillante, vischiosa di un bel colore lilla-violaceo che diventa bruno a maturità; lamelle biancastre solo per poco tempo, poi bruno/ruggine; gambo duro e robusto, alto una decina di cm, clavato o quantomeno ingrossato verso la base, imbrunente; carne biancastra con odore terricolo e sapore dolciastro. Cresce nei boschi di latifoglie, non molto comune ai Castelli Romani, ma fedele ai luoghi di crescita. Commestibile di scarso valore.
Osservazioni
Si caratterizza per le dimensioni medio/grandi, il bel colore viola del cappello, le lamelle biancastre per lungo tempo e la carne bianca. La specie più simile è Cortinarius cumatilis con crescita preferenziale sotto conifera e Cortinarius praestans che cresce negli stessi ambienti.
Enzo Ferri
Castelli Romani, novembre 2023
Bibliografia
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
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