Nome attuale:
Mycena haematopus (Pers.) P. Kumm.
Sinonimi:
Mycena haematopus Pers.
Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Mycenaceae
Genere Mycena
Ogni singolo cappello può raggiungere i 3 cm di diametro. Campanulato,
con un umbone ben evidente; cuticola liscia e pruinosa, debordante con margine
striato e denticolato, di colore rosato – lilla, rosso, rosso – vinoso,
schiarente in maniera evidente a tempo secco; lamelle spaziate, adnate o appena
decorrenti, biancastre, talvolta sfumate di rosa; gambo esile, cilindrico, di
colore rosso, pruinoso, con base ricoperta da peluria biancastra, alla frattura
secerne un liquido color rosso sangue, da cui deriva il nome; carne fragile,
con leggero odore rafanoide; cresce in estate – autunno su residui legnosi di
latifoglie, occasionalmente su conifere, molto comune ai Castelli Romani. Non
commestibile.
Note: una delle tante "famigliole" che popolano i boschi dei
Castelli in autunno. Mycena haematopus deriva dal greco e significa con
il piede sanguinante per via del liquido che fuoriesce alla frattura.
Appartiene alla Sezione Lactipedes, formata da specie che secernono latice dal
gambo. Somiglia a Mycena sanguinolenta
che ha dimensioni maggiori, crescita meno cespitosa, il gambo liscio e il filo
lamellare colorato di rosso.
Enzo Ferri
Castelli
Romani, settembre 2016
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Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi d’Italia - Zanichelli
Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT
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