Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray
(Sinonimi: Boletus aurantiacus, Leccinum rufum)
Tassonomia
Regno: Fungi
Divisione: Basidiomycota
Classe: Agaricomycetes
Ordine: Boletales
Famiglia: Boletaceae
Genere: Leccinum
Specie: L. aurantiacum
Divisione: Basidiomycota
Classe: Agaricomycetes
Ordine: Boletales
Famiglia: Boletaceae
Genere: Leccinum
Specie: L. aurantiacum
Descrizione
Cappello: 6–20 cm, emisferico poi convesso e infine piano, superficie asciutta o leggermente viscida, di colore rosso-arancio, mattone o bruno-rossastro, con margine eccedente e cuticola feltrata.
Tubuli: lunghi, sottili, crema poi ocra, immutabili. Pori: piccoli, rotondi, biancastri poi crema-grigiastri, infine ocra-ruggine.
Gambo: lungo, cilindrico o fusiforme, bianco con squamette bruno-rossastre, macchiato di verde-bluastro alla base.
Carne: bianca, virante lentamente al grigio, tenera nel cappello, coriacea nel gambo; odore subnullo, sapore acidulo e leggermente dolciastro.
Commestibilità: discreto commestibile dopo una buona cottura, ma solo il cappello; il gambo è coriaceo e indigesto.
Habitat: boschi di latifoglie, in particolare sotto Quercus, Carpinus, Castanea, in estate e autunno.
Note: noto come “Porcinello rosso”, è un fungo slanciato e inconfondibile per il cappello aranciato e le squame scure sul gambo.
Possibili confusioni Leccinum albostipitatum – cappello arancio vivo, gambo bianco con squame chiare, carne virante al rosa-violaceo, habitat sotto Pioppo. Leccinum versipelle – cappello arancio-bruno, carne virante al viola-nerastro, habitat sotto Betulla. Leccinum vulpinum e Leccinum piceinum – crescono sotto conifere.
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Viraggio
Carne:
bianca, virante
lentamente al grigio

Gambo con squame in rilievo annerenti
Enzo
Ferri – I funghi dei Castelli Romani
Le
schede micologiche contenute in questa opera sono state redatte
dall’autore in forma originale; per la loro realizzazione sono
stati consultati testi micologici di riferimento.
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Scheda Aggiornata al: 10 Ottobre 2025
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Viraggio |
Carne: bianca, virante lentamente al grigio
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Gambo con squame in rilievo annerenti |
Enzo Ferri – I funghi dei Castelli Romani
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