lunedì 27 maggio 2024

Agaricus litoralis

Nome attuale: 
Agaricus litoralis (Waket.& A. Pearson) Pilat


Sinonimi:
Agaricus maskae Pilat
Agaricus spissicaulis F.H. Møller

Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae 
Genere Agaricus
Specie Agaricus litoralis 


Descrizione

Fungo massiccio, di dimensioni medio-grandi, carnoso e consistente. Il cappello di colore biancastro è inizialmente di forma sferica, poi convesso, infine appianato con margine lungamente involuto; la cuticola tende a screpolarsi in piccole squame ocracee; le lamelle rosate solo inizialmente, poi marroni, con filo biancastro (sterili); il gambo è massiccio, carnoso, più corto del diametro del cappello, con la base attenuata e con uno o più cordoni miceliari abbastanza evidenti; ha un anello supero, membranoso, biancastro con la parte inferiore fibrillosa; carne biancastra, soda e consistente, alla sezione vira lentamente al rosa, odore fungino, gradevole. Cresce da inizio estate al tardo autunno nei campi e nei prati in luoghi fortemente antropizzati, diffuso dalla costa alla montagna, poco comune ai Castelli Romani. Buon commestibile.


Osservazioni

Si riconosce per il portamento tozzo, la cuticola screpolata, il gambo appuntito e con evidenti cordoni miceliari, anello supero, odore gradevole ma non anisato, la carne lentamente virante a rosa. Nei prati vicini al mare cresce spesso insieme ad Agaricus bernardii che ha anello infero, carne arrossante e odore sgradevole, in collina e montagna può cresce insieme ad Agaricus campestris dal portamento più slanciato, filo lamellare non sterile e anello più evanescente. Nei prati appenninici la specie più vicina è Agaricus arvensis,ingiallente e con odore gradevole, anisato.




Enzo Ferri


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Agaricus campestris

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Castelli Romani, maggio 2024


Bibliografia

PARRA SÁNCHEZ L.A., 2013. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 2. Alassio (SV): Ed. Candusso












lunedì 13 maggio 2024

Armillaria gallica

Nome attuale:
Armillaria gallica Marxm & Romagn.
 
Sinonimi: 
Agaricus mellus f. luteoannulata  Brunaud
 
Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Physalacriaceae
Genere Armillaria 
Specie Armillaria gallica   


Descrizione

Ogni singolo cappello può raggiungere i 14 cm di diametro. Cappello inizialmente emisferico, poi spianato, con margine fioccoso; colorazioni variabili dal giallo ocra al nocciola,fino al marrone scuro; cuticola granulosa ed irsuta soprattutto al centro; lamelle appena decorrenti con dentino; gambo consistente, striato, con residui velari giallastri, base bulbosa e anello fragile, anello spesso sfrangiato con l’età e decorato di giallo verso il bordo;carne soda nel cappello, coriacea nel gambo con odore intenso e gradevole. Cresce in autunno su latifoglia. Commestibile dopo adeguata cottura.

Osservazioni

Specie poco comune. Si riconosce agevolmente per la crescita spesso singola, poco cespitosa. La specie più simile è Armillaria cepistipes che cresce più gregaria, ha portamento più esile, e cappello striato al margine.




Enzo Ferri

 

Castelli Romani, novembre 2016

 

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Armillaria cepistipes

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Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Consiglio G., Papetti C., Simonini G. - AMB Trento

Funghi d’Italia - Boccardo F., Traverso M., Vizzini A., Zotti M. (Zanichelli)

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT

 

 

Aggiornamento, maggio 2024






Armillaria cepistipes

Nome attuale:

Armillaria cepistipes Velen.

 

Sinonimi: 

Armillaria cepistipes f. pseudobulbosa  Romagn & Marxm.

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Physalacriaceae

Genere Armillaria 

Specie Armillaria cepistipes   


Descrizione 

Ogni singolo cappello può raggiungere i 10 cm di diametro. Cappello inizialmente emisferico, poi spianato, con orlo involuto e margine striato per trasparenza; cuticola igrofana di colore brunastro con ceppi di peli scuri più presenti al centro; lamelle appena decorrenti con dentino, biancastre con riflessi crema e filo leggermente seghettato; gambo fibrilloso con base appena bulbosa, con anello fragile evidente, di colore biancastro con decorazioni giallastre; carne esigua con odore gradevole e sapore tardivamente un po’ acre. Cresce cespitosa da fine estate all’ autunno su ceppaie di latifoglie. Commestibile dopo adeguata cottura.

Osservazioni 

Si riconosce abbastanza agevolmente per la crescita cespitosa, l’anello fugace e decorato di giallo, il cappello igrofano con margine striato per trasparenza e la cuticola con peli nerastri più evidenti al centro. La specie più vicina è Armillaria gallica con crescita meno cespitosa, base del gambo nettamente bulbosa e residui velari evidentemente gialli, oltre ad una taglia maggiore.




Enzo Ferri

Castelli Romani, novembre 2020


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Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Consiglio G., Papetti C., Simonini G. - AMB Trento

Funghi d’Italia - Boccardo F., Traverso M., Vizzini A., Zotti M. (Zanichelli)

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT

 

 

Aggiornamento, maggio 2024










venerdì 10 maggio 2024

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