Nome attuale:
Megacollybia platyphylla (Pers.) Kotl. & Pouza
Sinonimi:
Oudemansiella platyphylla (Pers.) MM Moser
Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Marasmiaceae
Genere Megacollybia
Specie Megacollybia platyphylla
Cappello 50 – 130 (
150 ) mm, poco carnoso, emisferico, poi convesso ed infine disteso, con un
largo umbone e margine involuto; cuticola liscia, grigio-brunastra, screpolata,
con fibrille scure.
Lamelle smarginate, larghe
e spaziate, biancastre, poi crema a maturità.
Gambo 10 – 20 x 50
- 110 mm, cilindrico, appena allargato alla base, rigido e tenace, di colore
bianco, con rizomorfe molto evidenti alla base.
Carne poco
consistente, biancastra, con odore terroso e sapore amaro.
Habitat spesso
gregaria, cresce nei boschi di latifoglie e conifere, in terreni ricchi di
residui legnosi, dall’inizio dell’estate all’autunno. Molto comune anche nei
boschi dei Castelli Romani.
Commestibilità non commestibile, sospettata di tossicità.
Note facilmente riconoscibile per le dimensioni medio-grandi, il cappello fibrilloso, la carne del cappello molto sottile in rapporto alle lamelle e per le vistose rizomorfe alla base del gambo. Unica specie del genere Megacollybia.
Enzo Ferri
Castelli
Romani, ottobre 2020
Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi d’Italia – Zanichelli
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