lunedì 1 novembre 2021

Megacollybia platyphylla

Nome attuale:

Megacollybia platyphylla (Pers.) Kotl. & Pouza

 

Sinonimi: 

Oudemansiella platyphylla (Pers.) MM Moser

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Marasmiaceae

Genere Megacollybia

Specie Megacollybia platyphylla

 

Cappello 50 – 130 ( 150 ) mm, poco carnoso, emisferico, poi convesso ed infine disteso, con un largo umbone e margine involuto; cuticola liscia, grigio-brunastra, screpolata, con fibrille scure.

Lamelle smarginate, larghe e spaziate, biancastre, poi crema a maturità.

Gambo 10 – 20 x 50 - 110 mm, cilindrico, appena allargato alla base, rigido e tenace, di colore bianco, con rizomorfe molto evidenti alla base.

Carne poco consistente, biancastra, con odore terroso e sapore amaro.

Habitat spesso gregaria, cresce nei boschi di latifoglie e conifere, in terreni ricchi di residui legnosi, dall’inizio dell’estate all’autunno. Molto comune anche nei boschi dei Castelli Romani.

Commestibilità non commestibile, sospettata di tossicità.

Note facilmente riconoscibile per le dimensioni medio-grandi, il cappello fibrilloso, la carne del cappello molto sottile in rapporto alle lamelle e per le vistose rizomorfe alla base del gambo. Unica specie del genere Megacollybia. 




Enzo Ferri

 

Castelli Romani, ottobre 2020

 

 

Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia – Zanichelli

 


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