Nome attuale:
Cortinarius orellanus Fr.
Sinonimi:
Dermocybe orellana (Fr) Ricken
Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Genere Cortinarius
Specie Cortinarius orellanus
Cappello 40 – 80 (100)
mm, convesso campanulato, poi sempre più disteso, fino a piano, con ampio
umbone centrale, margine lungamente involuto; cuticola asciutta, opaca,
feltrata o squamulosa, non igrofana, di colore bruno rossiccio, arancio ramato.
Lamelle adnate, alte
e larghe, distanziate, di colore giallastro arancione.
Gambo 10 – 20 x 30
- 100 mm, cilindrico, attenuato alla base, flessuoso, pieno ; di colore
giallastro, con fibrille longitudinali concolori.
Carne soda,
ocracea, più scura alla base del gambo con sapore terroso e odore rafanoide.
Habitat può crescere
isolato o a gruppi numerosi, sotto latifoglie.
Commestibilità specie velenosa, estremamente pericolosa, potenzialmente mortale.
Ama crescere nei boschi dei Castelli Romani in mezzo ai grandi ceppi di
castagno, spesso insieme ad altri funghi, compresa Armillaria mellea. Una eventuale raccolta e consumo avrebbe
conseguenze molto gravi.
Note caratterizzato da un portamento robusto, dalle
colorazioni ramate del cappello, dalla cuticola squamulosa, dal gambo
giallastro e dall’odore rafanoide, Cortinarius
orellanus provoca ( analogamente a Cortinarius
rubellus ) un’intossicazione molto grave; la sindrome orellanica che
colpisce in modo irreversibile i reni.