Nome attuale:
Ramaria botrytis (Pers.) Bourdot
Sinonimi:
Clavaria botrytis Pers
Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Gomphales
Famiglia Gomphaceae
Genere Ramaria
Specie Ramaria botrytis
Ha una forma che
ricorda un cavolfiore, alto fino a 12 cm e largo altrettanto. Ha un grosso
gambo robusto di colore biancastro dal quale si diramano numerose ramificazioni
biancastre, ma con gli apici rosato-vinoso, che a loro volta si dividono in
ramificazioni sempre più piccole, con le stesse colorazioni vinose; la carne è
compatta, bianca con odore gradevole e sapore dolciastro. Cresce in estate e
autunno prevalentemente nei boschi di latifoglie con preferenza per il faggio,
segnalata ma non frequente sui boschi di conifere montane. Presente, ma non
molto diffusa nei boschi dei Castelli Romani. Buon commestibile, adatto alla
conservazione sott’olio.
Note: Conosciuta con il nome popolare di “Ditola” o
“Manina”. In molte zone dei Castelli questi funghi vengono volgarmente chiamati
con il nome collettivo di “Manicciole”. Ramaria
botrytis è una delle poche Ramarie riconoscibili sul campo, almeno quando è
giovane, e l’unica commestibile. Le altre specie possono dare effetti lassativi
e problemi gastrointestinali.
Enzo Ferri
Castelli Romani,
settembre 2020
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Clavulinopsis corniculata
Bibliografia:
Atlante
fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi
d’Italia - Zanichelli
Indice
Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT
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