Nome attuale:
Lepiota cristata (Bolton) P.
Kumm.
Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae
Genere Lepiota
Specie Lepiota cristata
Cappello di piccole
dimensioni, raramente supera i 4 cm di diametro; fragile, poco carnoso,
conico-campanulato da giovane e successivamente spianato, sempre con evidente
umbone; cuticola feltrata, con colorazioni di fondo biancastre, ma con evidenti
squamette di colore bruno-aranciato, che si dissociano in maniera più evidente
verso il margine, il centro, invece rimane unito e liscio.
Lamelle libere,
piuttosto fitte, bianche.
Gambo cilindrico, di
colore bianco sporco con toni rosati, con anello ampio ma effimero.
Carne esigua e
delicata, con sapore acidulo e odore forte e penetrante, sgradevole, che
ricorda la gomma bruciata e definito di Scleroderma.
Habitat cresce verso
la fine dell’estate e fino all’autunno inoltrato, nei prati, nei parchi, ai
margini dei sentieri, comune e diffuso dalla pianura alla montagna.
Commestibilità sicuramente tossico, anche in maniera pesante, ma ancora poco
studiato.
Note molto comune, cresce nei luoghi erbosi dei Castelli Romani in maniera copiosa, si riconosce per la cuticola dissociata in squamette irregolarmente concentriche di colore bruno-fulvo, su fondo biancastro, tranne nell’umbone che rimane dello stesso colore, ma compatto, e da forte odore sgradevole e tipico. Specie tossica, sospettata di provocare sindrome paraffalloidea a lunga incubazione.
Enzo Ferri
Castelli
Romani, settembre 2015
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Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi d’Italia - Zanichelli
Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT
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