Cantharellus cinereus |
mercoledì 28 ottobre 2015
Craterellus cornucopioides
venerdì 23 ottobre 2015
Tutti al mare!
lunedì 19 ottobre 2015
Lycoperdon echinatum
Sinonimi
Lycoperdon gemmatum var. echinatum, Utraria echinata
Fungo tipico delle faggete poco diffuso ai Castelli Romani, ma comunque presente
E' un carpoforo di forma rotondeggiante che puo' arrivare a 5 cm di diametro ricoperto da fitti aculei , che vanno dal giallo al marrone scuro e si staccano abbastanza facilmente nel fungo vecchio.
Lycoperdon perlatum |
giovedì 15 ottobre 2015
il Boleto lurido
Ormai sono troppi gli anni "da dimenticare" dal punto di vista micologico, ma la scarsita' della materia prima permette di osservare meglio il poco materiale a disposizione e si fanno delle scoperte interessanti.
Boletus luridus e' il capostipite della sezione Luridi che comprende Boleti a pori rossi e carne virante al blu e prende il nome dalla parola latina luridus che significa sporco, lurido, per indicare l'aspetto non proprio accattivante del fungo. Cresce nei boschi dei Castelli dall'inizio dell'estate e solitamente e' tra i primi boleti a spuntare con l'inizio del caldo estivo. Boletus luridus e' considerato un buon commestibile in alcune zone d'Italia, mentre in altre e' considerato malefico e accuratamente evitato, probabilmente per il suo aspetto non proprio invitante.
Esistono molti Boleti a pori rossi, alcuni velenosi e confondibili tra loro; per questo motivo, se non si ha l’assoluta certezza è meglio astenersi dal consumo del Boletus luridus.
Boletus luridus |
lunedì 12 ottobre 2015
Hydnum rufescens Pers.
Hydnum rufescens Pers.
[ = Dentinum rufescens (
Pers. ) Gray, Hydnum repandum var.
rufescens ( Pers ) Barla ]
Cappello 40 – 70 mm, piano,
a maturità spesso depresso al centro, vellutato, da giallo ocraceo a arancio
fulvo con margine involuto.
Imenoforo costituito da aculei non decorrenti, da crema a giallo ocraceo.
Gambo 5 – 20 x 30 – 70 mm, cilindrico, gracile, slanciato, di colore dal
biancastro a giallo, ingiallente al tocco.
Carne fragile di colore
chiaro, ingiallente; con sapore amarognolo e odore debole fungino.
Habitat cresce
gregario, sia sotto latifoglie che conifere, piuttosto comune nei boschi
dei Castelli Romani fino alla soglia dell’inverno.
Commestibilità discreto commestibile, asportando gli
aculei negli esemplari vecchi che risultano amari.
Note specie tardiva, non è raro rinvenirlo in
autunno inoltrato. Si riconosce per gli aculei non decorrenti, i colori più
aranciati e la dimensione mediamente minore rispetto al fratello Hydnum repandum. Conosciuto con il nome
popolare di “Steccherino dorato”, in alcune zone dei Castelli viene chiamato
“Pelosello”.
Enzo Ferri
Castelli Romani, ottobre 2017
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Hydnum repandum |
Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento