lunedì 31 gennaio 2022

Pleurotus citrinopileatus

Nome attuale: 

Pleurotus citrinopileatus Cantante

Sinonimi:
Pleurotus cornucopiae subsp. citrinopileatus (cantante) O. Hilber 
Pleurotus cornucopiae var. citrinopileatus
 (cantante) Ohira


Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Pleurotaceae

Genere Pleurotus

Specie Pleurotus citrinopileatus

Cappello 40-100 ( 130 )mm. Inizialmente convesso, ma presto disteso, poi depresso ed infine imbutiforme; superficie liscia, lucente, di colore giallo vivo; orlo sottile ed involuto; lamelle lungamente decorrenti, spesse, anastomizzate, di colore biancastro; gambo breve, carnoso, consistente, ingrossato in alto, tipicamente costolato; carne tenace, consistente, biancastra con sapore gradevole ed odore leggermente farinaceo; cresce in gruppi numerosi, caratteristicamente ramificato su ceppaie di varie latifoglie, dalla tarda primavera all’autunno, non comune ai Castelli Romani. Buon commestibile.

Note: Facilmente riconoscibile per il colore giallo e le lamelle lungamenti decorrenti. Da alcuni considerato una semplice varietà di Pleurotus cornucopiae con colorazioni grigio-brunastre. Poco frequente in natura, ma come il più noto Pleurotus ostreatus è facilmente coltivabile e si trova nei supermercati.



Enzo Ferri



Castelli Romani, maggio 2019

 

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Pleurotus ostreatus

Pleurotus ostreatus




Bibliografia:

Polypores of the mediterranean region – A. Bernicchia & S.P Gorjon - Romar

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento 



lunedì 24 gennaio 2022

Mycena seynii

Nome attuale: 

Mycena seynii Quel.

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Mycenaceae

Genere Mycena

Specie Mycena seynii


Fungo di piccole dimensioni e abbastanza fragile. Il cappello non raggiunge i 5 cm di diametro; conico-campanulato e infine disteso, lungamente striato, colorazioni rosate, anche bruno-rosate in base al tempo più o meno asciutto; lamelle ventricose, bianche con sfumature rosa; gambo lungo e fragile, grigio – rosato, con tipica peluria alla base; carne poco consistente con odore e sapore nulli. Cresce in autunno su pigne ( strobili ) di vari tipi di Pinus. Non commestibile.


Note: Specie di semplice identificazione per le colorazioni rosate e la crescita su pigne. Frequente nelle pinete mediterranee, non molto diffusa ai Castelli Romani



Enzo Ferri

 

Castelli Romani, ottobre 2019

 

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Mycena renati

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Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT


lunedì 17 gennaio 2022

Tricholoma batschii

Nome attuale: 

Tricholoma batschii Gulden ex Mort. Cr. & Noordel. 

Sinonimi: 

Tricholoma subannulatum (Batsch) Bres.


Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae

Genere Tricholoma 

Specie Tricholoma batschii 


Cappello fino a 120 mm, inizialmente convesso poi disteso, duro, carnoso, con margine lungamente incurvato, di colore rosso – bruno; cuticola vischiosa, liscia, fibrillosa.

Lamelle smarginate, bianco con macchie ruggine, più evidenti a maturità.

Gambo fino a 20 mm di diametro, duro, cilindrico, solitamente più corto del diametro del cappello, con evidente zona pseudoanulare in rilievo

Carne soda, molto dura, con odore farinoso e sapore amarognolo.

Habitat cresce nei boschi di conifere miste, con preferenza per il pino, non molto diffuso ai Castelli Romani.  

Commestibilità non commestibile per il sapore amaro.

Note Tricholoma fractitum e Tricholoma albobrunneum sono considerarti dei sinonimi.  Tricholoma ustaloides è il suo sosia




Enzo Ferri

 

Castelli Romani, novembre 2018

 

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Tricholoma ustaloides        

Tricholoma ustaloides

 








Bibliografia:

The Genus Tricholoma – Morten Christensen & Jacob Heilmann-Clausen ( Fungi of Northen Europe vol. 4 )

Tricholoma (Fr.) Staude – Riva A. - Fungi Europaei – Edizioni Candusso

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Consiglio G., Papetti C., Simonini G. - AMB Trento

Funghi d’Italia - Boccardo F., Traverso M., Vizzini A., Zotti M. (Zanichelli)

lunedì 10 gennaio 2022

Russula amoenolens

Nome attuale: 

Russula amoenolens Romagn


Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae

Genere Russula  

Specie Russula amoenolens

 

Cappello 30 – 60 mm, carnoso, inizialmente globoso, poi spianato, alla fine visibilmente depresso, con margine ondulato e lobato, scanalato-tubercolato per lungo tratto; la cuticola è brillante, appena viscida a tempo umido, con colorazioni brunastre, grigio-bistrò fuligginoso, con centro più scuro.

Lamelle fragili, piuttosto larghe, color crema, imbrunenti.

Gambo 15 – 15 x 20 - 50 mm, robusto, cilindrico, svasato in alto, corrugato, bianco-grigiastro.

Carne spessa ma fragile, bianca, con odore complesso che ricorda il topinambur, con componenti spermatiche in vecchiaia e sapore nettamente pepato. Sporata crema IIb.

Habitat molto comune nei boschi ampi e soleggiati mediterranei, nelle sugherete e misto con pini, anche sotto querce, poco diffusa ai Castelli Romani.

Commestibilità non commestibile.


Note Russula amoenolens si riconosce per la statura piccola, l’odore che ricorda Lactarius volemus o Russula amoena. Somiglia a Russula praetervisa con odore di gomma e sapore non piccante, ma un vero sosia è Russula sororia che ha stazza quasi doppia e odore nettamente spermatico, e non di pesce. 



Enzo Ferri

 

Castelli Romani, novembre 2018


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Russula sororia

Russula sororia











Bibliografia:

Monografia illustrata del Genere Russula in Europa - Mauro Sarnari –– AMB Trento

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Consiglio G., Papetti C., Simonini G. - AMB Trento

Funghi d’Italia - Boccardo F., Traverso M., Vizzini A., Zotti M. (Zanichelli)


lunedì 3 gennaio 2022

Russula sororia

Nome attuale: 

Russula sororia (Fr.) Romell


Sinonimi:

Russula consobrina var. sororia (Fr) Quelet

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae

Genere Russula  

Specie Russula sororia

 

Cappello 50 – 90 ( 130 ) mm, carnoso e compatto, inizialmente globoso, poi spianato, alla fine depresso, con margine ondulato e scanalato-tubercolato per lungo tratto; la cuticola è viscida, con il secco asciutta ma comunque brillante, con colorazioni brunastre più o meno scure, grigio-bistrò fuligginoso, spesso macchiata di ruggine.

Lamelle spesse, piuttosto larghe, color crema, macchiate di bruno.

Gambo 15 – 30 x 40 - 80 mm, robusto, cilindrico, ricurvo e attenuato verso il basso, corrugato, di colore biancastro, con macchie ruggine.

Carne soda, bianca, con odore spermatico e sapore nettamente pepato. Sporata crema IIa.

Habitat cresce nei boschi termofili di latifoglie, molto comune nei boschi ampi e soleggiati mediterranei, poco diffusa ai Castelli Romani.

Commestibilità non commestibile.

Note Russula sororia si riconosce dalle specie vicine per la taglia mediamente più grande. Russula amoenolens è autentico un sosia, ma è di statura più piccola, odore che ricorda Lactarius volemus ed habitat differente.   



Enzo Ferri

 

Castelli Romani, ottobre 2019

 

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Bibliografia:

Monografia illustrata del Genere Russula in Europa - Mauro Sarnari –– AMB Trento

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