Nome attuale:
Coprinellus micaceus (Bull. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson
Sinonimi:
Coprinus micaceus (Bull. : Fr.) Fr.
Ha un cappello campanulato di colore ocra – giallastro con il centro più scuro, il margine è lungamente striato e la cuticola è ricoperta da granulazioni lucenti, biancastre, simili a granelli di zucchero, più evidenti negli esemplari giovani; le lamelle sono chiare solo per pochissimo tempo, ma presto tendenti al nero; il gambo è cilindrico, fragile, appena pruinoso; la carne è esigua, poco consistente, presto deliquescente con odore e sapore non significativi. Cresce cespitoso su legno degradato, anche su residui interrati, molto comune e diffuso è uno dei primissimi funghi a fare la comparsa nei boschi dei Castelli Romani già dalla fine dell’inverno. Non commestibile.
Enzo Ferri
Castelli
Romani, novembre 2017
Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi d’Italia – Zanichelli
Aggiornamento aprile 2021