Nome attuale:
Laccaria amethystina Cooke
Cappello fortemente igrofano, vellutato, con il
bordo ondulato; cuticola che tende a sbiadire al biancastro/viola a tempo secco;
le lamelle sono spesse, larghe e decorrenti; il gambo è cilindrico, slanciato,
concolore al cappello, con fibrille longitudinali biancastre; la carne è
esigua, fibrosa con odore e sapore dolciastro; cresce gregario nei terreni
ricchi di sostanze organiche sia sotto latifoglie che conifere. Considerato
commestibile fino a pochi anni fa, adesso se ne sconsiglia il consumo per
possibili problemi gastrointestinali. Fungo agevole da determinare per i suoi
cromatismi, piuttosto diffuso nei boschi dei Castelli Romani dalla fine dell’estate.
Enzo Ferri
Castelli
Romani, ottobre 2018
Bibliografia:
Funghi d’Italia - Zanichelli
Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT