lunedì 16 novembre 2020

Suillellus queletii

 

Nome attuale:

Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi 

 

Sinonimi:

Boletus queletii Schulzer

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae

Genere Suillellus

Specie Suillellus queletii   

 

Descrizione cappello 80 – 150 (180) mm, non molto carnoso, da emisferico a convesso, con orlo inizialmente involuto, poi disteso, acuto, regolare; cuticola vellutata, di colore variabile dal rosso al mattone; tubuli lunghi 20 mm, depressi, giallastri; pori inizialmente gialli, poi aranciati, quasi mai rosso scuro; gambo 30-40 x 80-120, sodo, cilindrico, fusiforme, spesso con base radicante, di colore giallo più evidente nella parte alta, con fini granulazioni nella parte mediana, tipicamente rosso barbabietola alla base del gambo, rapidamente imbluente alla manipolazione; carne soda e compatta, poi molle nel cappello e fibrosa nel gambo, di colore giallastro, rapidamente virante al blu al taglio; sapore dolciastro e odore fruttato.

Habitat cresce nei boschi caldi di latifoglie, dall’estate all’autunno.

Commestibilità discreto commestibile dopo adeguata cottura, contiene tossine termolabili.

Note la totale assenza di reticolo, la carne giallastra sotto ai tubuli e il rosso barbabietola alla base del gambo, sia internamente che esternamente ne agevolano il riconoscimento. Considerato buon commestibile, ma necessita di almeno 30 minuti di cottura; Suillellus luridus ha un vistoso reticolo sul gambo





Enzo Ferri

 

Castelli Romani, settembre 2108

 

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Suillellus luridus

Suillellus luridus


 




Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Consiglio G., Papetti C., Simonini G. - AMB Trento

Fungi Europaei vol. 2 - Boletus sl - JA Munoz

Funghi d’Italia - Boccardo F., Traverso M., Vizzini A., Zotti M. (Zanichelli)

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT

Aggiornamento, agosto 2023

 

 


lunedì 9 novembre 2020

Leccinellum pseudoscabrum ( Kallemb.) Miksik

Nome attuale:

Leccinellum pseudoscabrum ( Kallemb.) Miksik

 

 

Sinonimi:

Leccinum carpini (Schulz) M.M. Moser

 

 

Cappello 60 - 150 mm, emisferico, poi conico-convesso, cuticola leggermente eccedente; superficie corrugata, grinzosa, tipicamente “ martellata ” di colore variabile dal bruno scuro al bruno grigiastro.

Tubuli e pori tubuli fino a 30 mm, distanti, liberi al gambo, bianco-crema, annerenti al taglio; pori piccoli e rotondi, concolori ai tubuli, si macchiano lentamente al bruno alla pressione.

Gambo 10 – 25 x 80 – 180 mm, slanciato, spesso incurvato, biancastro, cosparso per tutta la lunghezza di piccole squamule disposte longitudinalmente, inizialmente grigiastre poi sempre più scure.

Carne soda, ma presto molle nel cappello e legnosa nel gambo, biancastra, virante lentamente al rosa e poi al nero; odore e sapore banali.

Habitat molto comune. Cresce nei boschi freschi di latifoglie, esclusivamente sotto Carpinus e Corylus, dall’estate all’autunno.

Commestibilità commestibile discreto. Da alcuni disprezzato per l’annerimento della carne. 

Note Praticamente inconfondibile per la cuticola tipicamente corrugata, come “ martellata ”. Tipico è anche l’annerimento molto intenso, non è difficile osservare esemplari vecchi completamente neri.




Enzo Ferri

 

Castelli Romani, giugno 2020

 

 

Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT


lunedì 2 novembre 2020

A funghi ai Castelli Romani

 Funghi in tempo reale

Ancora qualche giro nei vari habitat del Castelli Romani. Temperature miti e giornate soleggiate hanno caratterizzato l’ultima settimana di ottobre, ma ormai la stagione è agli sgoccioli, si fanno vedere i funghi tipicamente autunnali e addirittura la Flammulina velutipes in netto anticipo.

In ordine: 1 Habitat, 2 Mycena rosea, 3 Mycena pura, 4 Coprinus micaceus, 5 Trametes versicolor, 6 Mycena polygramma, 7 Clitocybe nebularis, 8 Galerina marginata, 9 Daedalea quercina, 11 Mycena galericulata, 12 Megacollybia platyphylla, 13 Marasmius wynneae, 14 Leucopaxillus gentianeus, 15 Coprinus picaceus, 16 Inocybe geophylla var. lilacina, 17 Amanita pantherina, 18 Amanita rubescens, 19 Laccaria amethystina, 20 Flammulina velutipes.


















Enzo Ferri

 

 

Castelli Romani 31 Ottobre 2020