Nome attuale:
Leccinellum pseudoscabrum ( Kallemb.) Miksik
Sinonimi:
Leccinum carpini (Schulz)
M.M. Moser
Cappello 60 - 150 mm, emisferico, poi conico-convesso, cuticola leggermente
eccedente; superficie corrugata, grinzosa, tipicamente “ martellata ” di colore
variabile dal bruno scuro al bruno grigiastro.
Tubuli e pori tubuli fino a 30 mm, distanti, liberi al gambo, bianco-crema,
annerenti al taglio; pori piccoli e rotondi, concolori ai tubuli, si macchiano
lentamente al bruno alla pressione.
Gambo 10 – 25 x 80 – 180 mm, slanciato, spesso incurvato, biancastro,
cosparso per tutta la lunghezza di piccole squamule disposte longitudinalmente,
inizialmente grigiastre poi sempre più scure.
Carne soda, ma presto molle nel cappello e legnosa nel gambo, biancastra,
virante lentamente al rosa e poi al nero; odore e sapore banali.
Habitat molto comune. Cresce nei boschi freschi di latifoglie, esclusivamente
sotto Carpinus e Corylus, dall’estate
all’autunno.
Commestibilità commestibile discreto. Da alcuni disprezzato per l’annerimento della
carne.
Note Praticamente inconfondibile per la cuticola tipicamente corrugata,
come “ martellata ”. Tipico è anche l’annerimento molto intenso, non è
difficile osservare esemplari vecchi completamente neri.
Enzo Ferri
Castelli
Romani, giugno 2020
Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi d’Italia - Zanichelli
Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT
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