Nome attuale:
Flammulina velutipes (Curtis) Singer
Sinonimi:
Collybia velutipes (Curtis) P. Kumm
Cappello 30 -60 mm, da convesso a campanulato, alla fine disteso, talvolta striato per trasparenza; superficie lucida, appiccicosa, di un bel colore giallo-arancio più scuro al centro e sfumato al margine.
Lamelle annesse, quasi libere al gambo, di colore bianco - giallastro, piuttosto rade, larghe, ventricose con lamellule.
Gambo 4 – 10 x 40 – 80 (100) mm, sottile, flessuoso, cilindrico, spesso
eccentrico, giallo-arancione da giovane, a maturità diventa marrone,
tipicamente vellutato.
Carne poco consistente nel
cappello, fibrosa nel gambo, odore leggero di pelargonio, sapore nullo.
Habitat cespitosa, saprofita, di
rado parassita su ceppaie o rami di latifoglie
Commestibilità Commestibile discreto, scartando il gambo duro e legnoso
Note tipicamente invernale. Resistente al gelo, cresce con il primo freddo autunnale e per tutto l'inverno fino all'inizio della primavera. Conosciuta ai Castelli Romani con il nome popolare di “ Fogni de scopìa “ per la crescita su rami di ginestra.
Castelli
Romani, marzo 2013
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Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi d’Italia - Zanichelli