lunedì 30 ottobre 2017
lunedì 23 ottobre 2017
Cystolepiota pulverulenta
lunedì 16 ottobre 2017
Abortiporus biennis
Abortiporus
biennis (Bull.) Singer
[= Polyporus biennis,
Daedalea biennis ]
Sporofori generalmente muniti di un breve gambo,
raramente sessili. Il cappello che può raggiungere i 15 cm di diametro, spesso
confluenti, raramente singoli; superfice pileica ruvida, zonata, dapprima
giallastra, poi bruno – rossaatra; Imenoforo a tubuli e pori, abbastanza ampi e
angolosi, decorrenti sul gambo, biancastri; gambo eccentrico biancastro; carne
spessa, fibrosa.
Habitat: cresce su legno morto di latifoglie, a volte
anche apparentemente terricolo, ma sicuramente attaccato a radici interrate. Si
riconosce per la tendenza a macchiarsi di bruno – rosso al tocco.
Poco frequente nei boschi dei Castelli Romani, dove cresce in
estate avanzata e fino all’autunno.
Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Coprinopsis melanthina
Nome attuale:
Coprinopsis melanthina (Fr.) Örstadius & E. Larss.
Sinonimi:
Psathyrella melanthina (Fr.) Kits
van Wav
Sistematica
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Psathyrellaceae
Genere Coprinopsis
Specie Coprinopsis melanthina
Cappello di medie dimensioni, di colore grigiastro e striato al margine
in età avanzata; lamelle grigiastre da subito con riflessi rosati; gambo bianco
con abbondante residuo miceliare alla base; odore e sapore nulli. Non
commestibile. Cresce nei boschi dei Castelli Romani all'inizio dell'estate e in
autunno.
Note: la crescita lignicola e le colorazioni rosate delle lamelle fanno
pensare al genere Pluteus che hanno però lamelle libere. Coprinopsis melanthina è descritto come fungo poco comune, ma che
in certi periodi, con condizioni favorevoli riesce a crescere in maniera
copiosa.
Enzo Ferri
Castelli
Romani, ottobre 2017
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Candolleomyces candolleanus
Bibliografia:
Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Funghi d’Italia - Zanichelli
Aggiornamento,
maggio 2021
lunedì 9 ottobre 2017
Stropharia coronilla
Stropharia caerulea |
lunedì 2 ottobre 2017
L'estate appena trascorsa è stata la peggiore di sempre dal punto di vista meteorologico. Ci sono state 6/7 ondate di caldo africane terribili, di cui una nei primi giorni di agosto veramente eccezionale.
Le temperature sono schizzate verso l'alto e, praticamente su tutta l'area dei Castelli sono stati battuti record di caldo storici, che mai erano stati toccati, neanche nell'estate 2003 ricordata per l'eccezionalità del caldo.
Questa estate torrida ha seguito un inverno siccitoso e mite che ha causato forti emergenze idriche su tutta la zona.
Naturalmente anche le culture hanno sofferto questa situazione drammatica; calo dei raccolti di frutta e verdura, in alcuni casi imponenti con grossi danni alle aziende e ai consumatori.
E tutto questo cosa c'entra con funghi? Eccome se c'entra. I funghi sono organismi viventi e come tali soffrono delle situazioni di caldo e di siccità, ma non tutti! Alcune specie, oltre che il caldo ( termofile ) amano la siccità ( xerofile ) e con il terreno infuocato basta un pò di pioggia per fruttificare. Hemileccinum impolitum è la specie xerofila per eccellenza
Hemileccinum impolitim |