Nome attuale:
Russula parazurea Jul. Schäff.
Cappello 40 – 100 (
120 ) mm, da globoso a convesso, appena depresso a maturità, orlo assottigliato
e leggermente scanalato; cuticola opaca, ricoperta da una pruina , di colore
azzurro-cobalto, grigio-verde, solitamente più scuro al centro.
Lamelle non molto
fitte, fragili, di colore biancastro, poi crema.
Gambo 10 – 25 x 43
- 55 mm, tozzo e robusto, cilindrico, svasato sotto le lamelle, bianco,
macchiato di bruno in vecchiaia.
Carne inizialmente
soda, biancastra, con sapore leggermente piccante solo sulle lamelle e odore
debole.
Habitat cresce nei boschi dei
Castelli Romani sotto latifoglie volentieri su terreno sabbioso.
Commestibilità Buon commestibile da
giovane.
Note Specie volentieri sabulicola, ha un eclettismo
micorrizico insolito per una Griseina, cresce infatti sono diverse latifoglie (
querce, carpini, betulle ) senza disdegnare le conifere, in particolare pini e
abeti bianchi, rara sotto peccio. Si riconosce per le colorazioni da grigio
verde a verde bronzeo, anche azzurro-violaceo, comunque molto variabili, anche
forme rosate che ricordano Russula vesca.
Frequente una pruina biancastra sul cappello
Enzo Ferri
Castelli Romani, ottobre
2016
Bibliografia:
Atlante
fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento
Mauro
Sarnari – Monografia illustrata del Genere Russula in Europa – AMB Trento