martedì 30 aprile 2013

Polyporus alveolaris

Nome attuale: 

Polyporus alveolaris (DC.) Bondartsev & Singer


Sinonimi:
Polyporus mori (Pollini) Fr.

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Polyporales
Famiglia Polyporaceae

Genere Polyporus

Specie Polyporus alveolaris

Cappello di dimensioni medie; cuticola color arancio con piccole squamule triangolari, di colore brunastro che tendono a scomparire a maturazione, orlo liscio; imenoforo composto da tubuli decorrenti sul gambo, biancastri, giallognoli a maturità, pori molto grandi e allungati; gambo corto, cilindrico, di colore giallastro; carne biancastra, sottile e coriacea. Cresce in primavera e sporadicamente a fine estate su rami di svariate latifoglie, non molto diffuso.



Enzo Ferri



Castelli Romani, aprile 2013

 

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Polyporus corylinus

Polyporus corylinus


 

 



Bibliografia:

Polypores of the mediterranean region – A. Bernicchia & S.P Gorjon - Romar

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT

 

Aggiornamento, aprile 2021

venerdì 26 aprile 2013

Daedalea quercina

Ordine: Polyporales
Famiglia: Fomitopsidaceae
Genere: Daedalea
Specie: quercina

Rocca di Papa marzo 2013; foto di EnzoF
La sporata è bianca ( Leucosporeo )
Il nome della specie deriva dal latino quercus,( quercia ), per il suo habitat preferenziale,anche se,almeno in zona è piu' frequente su castagno







Cappello: 10-30 cm, asciutto e liscio, stratificato, (in genere più verso il margine); biancastro quando è fresco, poi grigio-rossiccio fino a nero avanzando con l'età .(spesso più scuro dove è attaccato alla pianta ).Semicircolare, con superficie rugosa, gli strati sono di diverso colore
Parassita,cresce da sola o in piccoli gruppi su querce e castagni vivi, e con il corpo fruttifero fuso nel legno.Crescita pluriennale.
Forma mensole sugli alberi dove fruttifica.

Il suo nome ricorda Daedalus, il labirinto che nascose il Minotauro nell'antica Grecia,per la forma del suo imenio.

Parte inferiore di questo lignicolo, con i tipici "dedali".

Current Name:
Daedalea quercina (L.) Pers

Position in classification:
Fomitopsidaceae, Polyporales, Incertae sedis, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi

EnzoF 

Giro del monte Faete

Rocca di Papa,aprile 2013.Foto di EnzoF.

Una bellissima giornata di stampo quasi estivo mi invoglia a questo giro che avevo in mente da tempo.Il percorso non presenta alcuna difficolta,nemmeno dal punto di vista altimetrico.
Praticamente si gira tutt'intorno al Monte Faete la massima elevazione dei Colli Albani,ma senza raggiungere la vetta.La quota di partenza è sui 760 mt slm di Piazza G Di vittorio e tra leggeri saliscendi si arriva ad un massimo di 850 mt slm.Poca differenza altimetrica
Piazza G.Di Vittorio ai Campi D'Annibale a Rocca di Papa ( 760 mt slm ).



Si prende via Prato Fabio, in salita appena dietro ad una fontanella utile per riempirsi di acqua.Ricca di ville,nel periodo d'oro del cinema italiano erano abitate anche da personaggi famosi.La strada è molto panoramica si vede tutta la citta' di Roma.
In una quindicina di minuti si arriva alla localita' denominata Prato Fabio a quota 850 m
e si incrocia la via Sacra,antica strada romana che partendo da Roma saliva sulla cima del Monte Albano ( attuale monte Cavo )sacro ai romani.Se si sale a sinistra si arriva sulla cima di monte Cavo passando in un posto dove è possibile osservare uno dei piu' belli panorami di tutta la zona.Io invece prendo la via Sacra verso destra in discesa.

Si continua in discesa in mezzo ad un bel bosco,con qualche tavolo per appoggiarsi in caso di uno spuntino.


In breve tempo si incrocia la strada asfaltata che sale a monte Cavo.

La si percorre in salita per circa 1500 metri
Sino ad arrivare ad una sbarra metallica di colore verde che impedisce l'accesso al bosco delle auto.Le sbarre metalliche sono 2 abbastanza vicine e bisogna prendere la seconda.Cè anche la segnalazione classica bianco rossa dell'inizio del sentiero n°517.
Adesso sono all'interno del bosco...un bosco meraviglioso
Purtroppo nel primo tratto cè il taglio,ma la strada è comunque sgombra
Superato il tratto oggetto al taglio il bosco diventa solitario e selvaggio,decisamente piu' bello
In primavera i sentieri boschivi sono un inno alla natura.I fiori e le piante spontanee sono in piena forma,il Narciso selvatico,fiore Pollino in dialetto rocchegiano.
Decisamente invasivo:Ranunculus acris
Tarassaco e Margherite in pacifica convivenza
Allium ursinum
Anemoni tanti e rigogliosi :Anemone apennina

Ancora sul sentiero boschivo
Veduta del monte Artemisio
Ancora sentiero
Fragaria vesca,la piantina delle fragoline di bosco
Ormai sono quasi arrivato alla fine del tratto interamente sterrato
La sbarra metallica che segnala l'uscita del tratto interdetto alle auto
Localita' Madonnella.Una piccola cappella dedicata alla Madonna
Approfitto di un'area di sosta per un mangiare qualcosa e un po d'acqua
Si torna verso il punto di partenza.La strada è in ottime condizioni,d'apprima sterrata poi asfaltata
Da qui si sale sulla cima del monte Faete 956 mt slm dove cè un bel panorama sui Campi D'annibale,il vicino appennino e la conca del vecchio vulcano Laziale.
adesso la strada è asfaltata e sono in prossimita' del centro abitato
Campi d'Annibale e sullo sfondo colle Jano
Ed ecco nuovamente piazza G Di Vittorio.Il giro è terminato
Un giro che normalmente si fa in un paio d'ore....ma io con soste varie,tempo per fare foto ci ho messo un pochino di piu'.Si osservano meglio le bellezze che la natura ci offre.

EnzoF.
 
 
 
 

domenica 21 aprile 2013

Alliaria petiolata

Famiglia :Brassicaceae
Ordine :Capparales
Aprile 2013 foto di EnzoF
Alliaria: per il forte odore agliaceo, petiolata per il lungo picciolo delle foglie

L'Alliaria petiolata è una pianta erbacea alta fino a cm. 80-100.Ha un fusto cilindrico eretto ramificato in alto e peloso in basso.Foglie cuoriformi e dentate.Tutta la pianta, se stropicciata, emana un marcato odore di aglio; anche il sapore è agliaceo.
Diverse,invece le foglie della rosetta basale,a forma reniforme,che si osservano bene alla fine dell'inverno,sono munite di un lungo picciolo,e cadono al momento della fioritura.I Fiori,presenti all'inizio dell'estate sono quelli tipici delle Brassicaceae,bianchi riuniti in racemi terminali,molto profumati e attirano farfalle e api.I frutti sono silique tetragonali contenenti piccoli semi di colore grigio.

Le foglie
Parte sommitale con i fiori non ancora fioriti

I fiori



Della pianta è noto l'uso alimentare.Tutta la pianta,anche i fiori,puo' essere utilizzata al posto dell'aglio in molte preparazioni,quando si vuole un sapore delicato senza i noti fastidi dell'aglio
EnzoF 

sabato 20 aprile 2013

Paeonia mascula

Ordine:Saxifragales
Famiglia:Paeoniaceae
Nome Italiano:Rosa di montagna
Aprile 2013 foto di EnzoF

Tutti gli anni a meta'aprile percorrendo i sentieri dei Colli Albani,non è raro imbattersi in questa pianta dai fiori molto belli e vistosi
La Paeonia mascula è una pianta erbacea perenne.Raggiunge un'altezza di 60/70 cm
Il fusto presenta evidenti macchie rossastre


Le foglie,picciolate, verdi e lucide,con il fiore prima di sbocciare

I fiori sono solitari di colore rosa/rossastro più o meno intenso, molto vistosi.


La pianta nel suo insieme.

EnzoF

Per ulteriori informazioni:
La Rosa di Montagna